Lettere al Direttore
16 Giugno 2025
Intervento di Claudia Zamorani di Finalmente 2024 Ferrara a pochi giorni dalla prima data del Ferrara Summer Festival

Piazza Ariostea come lo Stadio. Ma la soprintendenza dov’è?

di Redazione | 2 min

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Ci risiamo. Il Ferrara Summer Festival (17 giugno- 12 luglio 2025) sta per comunicare, quest’anno con una grande novità. I 16 concerti in programma, il primo heavy metal, saranno tutti concentrati in piazza Ariostea.

Quasi un mese per sedici concerti a raffica, con movimentazione prevista di migliaia di persone e auto tanto che sarà consentito parcheggiare a pagamento anche in zona Certosa, per quasi due mesi di occupazione  della piazza storica tra monta e smonta.

Evidentemente non si è riusciti a trovare un posto più adatto per fare concerti, così tanti.

Certo delle onde sonore non gliene importa niente a nessuno, tanto meno dell’effetto delle vibrazioni sulla fragile colonna rinascimentale alta 18 metri di recente restaurata, ma neppure dell’effetto sulle case attorno che a ben guardare si potrebbe prefigurare un bel danno patrimoniale. Dei residenti, men che meno. Ci hanno provato tanto i cittadini e le cittadine a intessere un dialogo, invano.

Tanto meno gliene importa nulla alla Soprintendenza che da anni non dice niente, anzi approva  tutto questo scempio e la grande bruttezza e non vede  nulla di strano e non capiamo come sia possibile.

Ecco la motivazione con cui (anche) lo scorso anno la Sopritendenza  autorizzò come adeguato l’uso di piazza Ariostea a sede di concerti da stadio.

Immaginiamo, per proprietà transitiva, che qualcosa di simile possa essere successo anche quest’anno. Lo scorso anno autorizzò per un mese in piazza Ariostea (l’altro in Trento Trieste), quest’anno per quasi due tra monta e smonta.

‘Sulla base della documentazione (in base alla carta, ndr) viene garantita la CONSERVAZIONE (ma l’effetto di vibrazioni e dei decibel sulla colonna, ndr?) e la FRUIZIONE PUBBLICA del bene (sai come i bambini e i ragazzi ci vanno a giocare adesso, ndr) e viene assicurata la compatibilità della DESTINAZIONE D’USO con il carattere storico-artistico del bene medesimo’.

Così piazza Ariostea (e i suoi residenti) sono stati condannati: in base a una carta bollata. A beneficio di chi? Ripetiamo: a beneficio di chi?

Avranno mai visto quel che è diventata, la grande bruttezza? Avranno notato che i bambini non ci giocano più nella loro bella piazza storica perché piena di cavi elettrici, camion, muri da stadio, business e di ferraglia? Avranno mai disposto la misurazione dei decibel per quella povera colonna rinascimentale alta 18 metri? Avranno capito che non è una discoteca?

Belle Arti, ma dove siete? Perché permettete tutto questo scempio? Non vedete?

Ferrara, dove sei? Perché permetti tutto questo degrado, culturale in primo luogo ma anche sostanziale nel silenzio e nell’indifferenza generale.

Claudia Zamorani – Finalmente 2024 Ferrara

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