Ritrovata a Ferrara la donna scomparsa da Ro Ferrarese
Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno, Stefania Pavani, la donna di 49 anni scomparsa dalla sua abitazione a Ro Ferrarese, è stata ritrovata a Ferrara
Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno, Stefania Pavani, la donna di 49 anni scomparsa dalla sua abitazione a Ro Ferrarese, è stata ritrovata a Ferrara
L’ufficio postale di Ruina tornerà, lunedì 9 giugno, disponibile nella sua sede abituale di piazza G. Garibaldi 5, dopo i lavori strutturali interni finalizzati al miglioramento degli standard di accoglienza e sicurezza per la clientela e il personale
Si è allontanata volontariamente dalla sua abitazione la 49enne Stefania Pavani dalla sua abitazione di Ro Ferrarese, nel comune di Riva del Po, il 5 giugno
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda delle due giovanissime sorelle scomparse nella mattinata di venerdì 30 maggio da Riva del Po, in provincia di Ferrara. Melissa ed Elmedina Bejzaku, rispettivamente di 13 e 15 anni, si erano allontanate volontariamente fingendo di prendere l’autobus per recarsi a scuola
Nuovi asfalti per 15,2 chilometri lungo le strade provinciali 4, 15, 27, 54 e 56 nei comuni di Codigoro, Copparo, Goro, Jolanda di Savoia, Mesola e Riva del Po. È il programma di messa in sicurezza di tratti stradali nel quadrante viario del Basso Ferrarese messo a punto dalla Provincia da realizzare entro il 2025, con un investimento di 1,1 milioni
La casa è “infestata da ratti, serpenti e insetti, a pochi metri da abitazioni familiari” e “il 6 maggio è stata inviata una pec formale al Comune di Riva del Po ed alla Polizia Municipale per denunciare la situazione di grave incuria”.
Da allora però “nessuna risposta scritta. Nessun sopralluogo. Nessun intervento. Un silenzio istituzionale inaccettabile”.
Nel mese trascorso poi “la situazione è ulteriormente peggiorata” generando “un rischio sempre più concreto per la salute pubblica”. Il tutto “a pochi metri da case abitate da famiglie, che convivono quotidianamente con una condizione indecorosa e potenzialmente pericolosa”.
“Non si tratta – sostiene Cenacchi – di un semplice problema di decoro urbano, ma di una vera e propria emergenza sanitaria e ambientale, che richiede l’intervento immediato degli organi competenti: Comune, Polizia Locale e Ausl”.
“Ignorare queste segnalazioni è grave – dice -. Farlo senza nemmeno una risposta formale, dopo oltre un mese, è un segno evidente di disattenzione istituzionale verso i cittadini e il territorio”.
La decisione di rendere pubblica la situazione arriva nella speranza “che la trasparenza muova le coscienze e obblighi chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità”.
“I cittadini – conclude – hanno fatto la loro parte. Ora tocca all’amministrazione”.
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