Cento
15 Giugno 2025
La civica dice che "continuerà a impegnarsi per ricostruire un’alternativa seria, concreta, credibile"

Orgoglio Centese: “Fratelli d’Italia brancola nel buio”

di Redazione | 3 min

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Nel cuore di Cento, là dove la piazza non è solo spazio urbano ma “teatro civile”, torna a pulsare la Fiera. La sua 441ª edizione, in programma dall’11 al 14 settembre, non si limita a riproporre una tradizione: la rigenera. Con un titolo che è dichiarazione d’intenti e visione di insieme – “Cuore della città” – la Fiera si propone quest’anno come un laboratorio a cielo aperto

Cento. Orgoglio Centese definisce il gruppo di Fratelli d’Italia di Cento “un gruppo allo sbando, scollegato dalla realtà e sempre più impegnato in battaglie propagandistiche, prive di visione e coerenza”. Nel mirino “le recenti uscite pubbliche e politiche del gruppo consiliare” che evidenzierebbero “l’incapacità di rappresentare in modo credibile e costruttivo il centrodestra a livello locale”.

Orgoglio Centese precisa di essere una lista civica di minoranza e di aver eletto i propri consiglieri grazie a un elettorato che si riconosce prevalentemente nel centrodestra. Dicono di aver sempre creduto “in un percorso serio e responsabile per costruire un’alternativa”.

“Oggi però – proseguono – non possiamo esimerci dal lanciare un appello chiaro e diretto alle forze che ancora si riconoscono nel centrodestra: è arrivato il momento di prendere atto che la ex coalizione di centrodestra, oggi in frantumi, non è più in grado di rappresentare nulla di credibile per il futuro della nostra città”.

Questo perché si moltiplicherebbero “le contraddizioni”. “La consigliera Francesca Caldarone – argomentano – insiste su una polemica sterile contro la Ztl, attaccando una scelta amministrativa compiuta oltre trent’anni fa, come se fosse una decisione recente dell’attuale amministrazione. Un atteggiamento che rivela soltanto l’assenza di contenuti e di alternative reali”.

Passano poi al vicepresidente della Provincia di Ferrara, Alessandro Guaraldi (FdI), che “continua a garantire pubblicamente che il governo farà retromarcia sui tagli alle province – in particolare sulla manutenzione stradale – salvo poi proporre e approvare l’utilizzo dell’avanzo libero del bilancio provinciale proprio per colmare i vuoti lasciati da quegli stessi tagli imposti dal Governo. Un corto circuito istituzionale che mina la credibilità di chi ricopre ruoli di responsabilità”.

L’episodio che però ritengono più emblematico è la Fiera Campionaria dell’8 settembre. “La consigliera Caldarone – spiegano – ha sollevato critiche che, più che basarsi su fatti, sembrano mirate a creare confusione e tensione nell’opinione pubblica. In realtà, non è la prima volta che la fiera viene programmata in un weekend successivo all’8 settembre: era già accaduto nel 2008, proprio durante un’amministrazione di centrodestra, per motivi organizzativi analoghi. Anche quest’anno, la scelta di tenere la fiera dall’11 al 14 settembre risponde alla volontà di garantire maggiore partecipazione e sostegno al commercio locale. Parlare di ‘tradizioni calpestate’ significa ignorare sia la storia recente sia le esigenze concrete di oggi”.

Secondo la civica “questa non è la politica di cui Cento ha bisogno”. “Parlare solo per slogan – dicono -, attaccarsi a simboli senza visione, fare promesse irrealistiche: è una deriva che non può essere più accettata da chi ha a cuore Cento e il futuro della nostra comunità”.

Così Orgoglio Centese “continuerà a impegnarsi per ricostruire un’alternativa seria, concreta, credibile. Ma è tempo che tutte le forze responsabili del centrodestra, così come del centrosinistra – che magari non si identificano più nel proprio partito ma hanno ancora a cuore il futuro di questo territorio – si facciano una domanda: vogliamo davvero farci rappresentare da chi ha perso ogni credibilità e ogni rispetto istituzionale?”

“L’impressione – concludono – è che Fratelli d’Italia stia brancolando nel buio, continuando a produrre uscite incongrue e poco istituzionali, come se mancasse una direzione, una visione, un’idea concreta di città. Sembra che l’unica strategia sia attaccare l’avversario, senza mai proporre soluzioni reali, senza quella lucidità necessaria per concentrarsi sui problemi veri di Cento. Questo non è il centrodestra che ci rappresenta. È ora di ripartire e ricostruirlo, senza personaggi che hanno come unico obiettivo quello di apparire a ogni costo, anche quando questo atteggiamento ormai li espone soltanto a continue figuracce”.

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