Cronaca
14 Giugno 2025
Lei si rifiuta di dare le generalità, lui finge di essere il fratello: denunciati dalla Polizia Locale

Cercano di fuggire ai controlli, entrambi smascherati dagli agenti

di Redazione | 3 min

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Due episodi differenti ma con evidenti similitudini sono finiti entrambi con una denuncia da parte della Polizia Locale di Ferrara. In tutti e due i casi, i protagonisti hanno tentato di sottrarsi all’identificazione durante controlli di routine, ma l’esperienza degli agenti ha permesso di smascherare i tentativi di elusione e di procedere secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

È risultato del tutto inutile il tentativo di un cittadino ivoriano di eludere un controllo della Polizia Locale fingendosi un’altra persona. Fermato nei giorni scorsi da una pattuglia in pieno centro storico, tra via San Romano e via dei Baluardi, l’uomo si trovava alla guida di un monopattino elettrico senza indossare il casco protettivo obbligatorio. Alla richiesta di esibire i documenti d’identità, il conducente ha dichiarato di non averli con sé, venendo quindi invitato dagli agenti a fornire le proprie generalità scrivendole su un foglio di carta.

Tuttavia, alcune incongruenze nelle informazioni fornite e l’atteggiamento titubante mostrato dall’uomo hanno insospettito gli operatori, che hanno deciso di accompagnarlo presso il comando per ulteriori accertamenti. Le procedure di fotosegnalamento hanno immediatamente svelato il tentativo di raggiro: l’ivoriano, classe 1998, aveva infatti fornito le generalità del fratello nel tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità. L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero per aver fornito false generalità alla Polizia Locale e contemporaneamente sanzionato per la circolazione senza casco sul monopattino elettrico.

Un pomeriggio di tensione si è invece consumato lunedì 9 giugno in viale Cavour, dove una passeggera di un autobus di linea, sorpresa senza titolo di viaggio, ha opposto un netto rifiuto a fornire le proprie generalità sia al personale del trasporto pubblico sia agli agenti della Polizia Locale successivamente intervenuti. L’episodio si è concluso con l’accompagnamento coatto della donna al Comando per l’identificazione e la conseguente denuncia a piede libero

L’intervento è scattato intorno alle 16, quando gli operatori della società Tper hanno fermato una pattuglia della Polizia Locale in servizio di perlustrazione nel centro cittadino per segnalare la presenza a bordo di una passeggera che, oltre a viaggiare senza biglietto, si rifiutava categoricamente di farsi identificare. Gli agenti si sono avvicinati alla donna, una giovane con un monopattino al seguito, richiedendole formalmente l’esibizione dei documenti d’identità.

Di fronte al suo atteggiamento silente e completamente non collaborativo, gli operatori della Polizia Locale hanno chiaramente informato la passeggera che il rifiuto di fornire le generalità a un pubblico ufficiale costituisce un reato penale e che sarebbe stato necessario accompagnarla presso gli uffici per il fotosegnalamento. Nonostante l’esplicito avvertimento e la spiegazione delle conseguenze legali del suo comportamento, la donna ha persistito nel suo ostinato silenzio.

Seguendo le procedure previste dalla normativa in questi casi, la donna è stata quindi condotta al comando di via Tassoni dove, attraverso i rilievi dattiloscopici e il confronto con le banche dati, è stato possibile risalire alla sua identità: si tratta di una 27enne nata in Costa d’Avorio e residente in provincia di Bologna. Al termine degli accertamenti, la donna è stata denunciata per rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità a un pubblico ufficiale e, dopo gli atti di rito, è stata rilasciata.

“Ringrazio la Polizia Locale per il prezioso lavoro svolto quotidianamente sul territorio – ha commentato l’assessore comunale alla Sicurezza Cristina Coletti -. Questi episodi dimostrano quanto siano fondamentali i controlli che i nostri agenti effettuano in città, perché servono non solo a far rispettare le regole ma soprattutto a prevenire situazioni più gravi. Un controllo apparentemente di routine può rivelare comportamenti che nascondono altre problematiche o responsabilità non assunte. La presenza costante delle nostre pattuglie nelle strade rappresenta un deterrente importante e garantisce ai cittadini la certezza che le leggi vengano rispettate da tutti, senza eccezioni”.

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