“La Società Teosofica tra Oriente e Occidente: passato, presente e futuro”, questo il tema del Congresso Nazionale della Società Teosofica che festeggia l’anniversario dei 150 anni proprio a Ferrara. Fra i relatori la docente universitaria Simona Cigliana, la giornalista e scrittrice Paola Giovetti, il presidente della Società Teosofica Italiana Antonio Girardi. Sono previsti, in video, gli interventi del prof. Massimo Introvigne, direttore del Censur di Torino e del prof. Marco Pasi dell’Università di Amsterdam.

“Questa storica associazione, presente in oltre sessanta paesi del mondo, non ha connotazioni politiche o religiose – afferma il presidente Antonio Girardi –  ed è composta da donne e uomini che si riconoscono nel principio della fratellanza umana”. Girardi da giovane sogna di fare il giornalista ma “era un percorso tortuoso tanti anni fa” e quindi, dopo gli studi, diventa dirigente in una fondazione che si occupa di innovazione per giovani. Alla teosofia si avvicina negli anni e racconta che “a fare da detonatore è stato un libro di un antropologo italiano con cui ora ho stretto un ottimo rapporto di amicizia. La teosofia si basa su alcuni concetti universali che una persona può sentire suoi o meno come ad esempio quello della fratellanza universale, lo studio comparato delle religioni, della filosofia e delle scienze”.

Girardi specifica che: “È importante chiarire cosa sia la Società Teosofica perché spesso il nome da origine a malintesi e viene scambiata per una setta o una religione. In realtà il concetto di fratellanza universale nasce proprio dal principio che all’interno di questa società ognuno è libero di potersi esprimere e di avere un proprio credo, anche religioso, che non per forza deve essere uguale a quello degli altri membri. La teosofia nel tempo ha rivoluzionato il sapere di alcuni periodi storici, basti pensare alla scuola neoplatonica durante il Rinascimento. Ci sono alcuni elementi fondamentali nello studio di questa disciplina – continua il presidente – uno tra più importanti deriva da uno dei principali assunti socratici, ‘so di non sapere’ da cui la teosofia trae l’insegnamento del guardare la realtà con uno sguardo oggettivo e non dettato dalla proiezione dei desideri del singolo. Altro elemento fondamentale è quello della decentralizzazione dell’io per raggiungere lo scopo puro del servizio umanitario”.

Al centro dell’attività della Società Teosofica ci sono infatti progetti di volontariato con scopo pedagogico come l’impegno in India di aiutare 25 donne a terminare il loro percorso universitario e laurearsi al di fuori delle caste. Ultima, ma non per importanza, la pratica della meditazione che Girardi definisce come uno “stato della coscienza”. Il congresso che si terrà a Ferrara in questi giorni avrà come tema centrale la teosofia nell’arte, connubio che negli ultimi anni ha ispirato numerose attività di ricerca incentrare sull’influenza che questo sistema filosofico ha avuto su numerosi artisti.

Presente anche Nicoletta Boriello, responsabile del comparto giovanile, che si occupa di rafforzare il gruppo di giovani teosofi in tutta Italia: “Abbiamo circa 25 ragazzi sparsi in tutto il territorio con cui abitualmente ci riuniamo. Il loro aiuto è fondamentale, anche nello sviluppo di progetti con particolare attenzione all’ecologia e all’ambiente. Verrà presentato proprio domani un progetto innovativo sulla dieta vegetale e il suo impatto sull’ambiente”.

Durante la prima giornata Simonetta Pazzi, guida privata, ha portato il gruppo a fare un giro turistico nel centro storico di Ferrara. Le giornate successive si comporranno di webinar, conferenze e momenti di comunità. Venerdì 13 giugno alla Sala Estense, alle ore 21, verrà proiettato un film della casa di produzione di Arezzo ‘Ferz’ sulla società teosofica Italiana. Si tratta di una prima nazionale e si tratta di un’iniziativa completamente gratuita.

In collaborazione con la Società Teosofica Italiana