Cronaca
13 Giugno 2025
Confconsumatori: "Tutto ciò conferma il dovere di tutti gli intermediari di adottare livelli di sicurezza sempre più elevati conformi alla disciplina comunitaria"

Truffa da 15mila euro. Poste rimborsa la donna colpita

di Redazione | 2 min

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Confconsumatori informa del successo di un Abf proposto contro Poste Italiana per una truffa on line subita da una socia, residente a Ferrara, a cui è stata sottratta illecitamente la somma di 15.010,91 euro.

I fatti risalgono ad inizio 2025 e, fa sapere Antonio Frascerra di Confconsumatori, “la cliente non ha in alcun modo favorito e/o autorizzato le operazioni in oggetto dei truffatori, come dichiarato espressamente nella integrazione denuncia e querela”.

I presunti truffatori, stando alla ricostruzione, avrebbero sottratto alla donna la somma fingendosi Poste italiane e ottenendo così i dati utili alla sottrazione dei fondi accedendo all’app Banco Poste.

Frascerra evidenzia l’insidiosità della truffa e come “la direttiva europea PSD2 (Payment Services Directive 2) e il relativo Regolamento UE n. 389/2018 richiedono che, per autorizzare una transazione elettronica, venga adottata un’autenticazione forte basa su almeno due dei seguenti tre fattori: conoscenza, possesso e inerenza”.

In questi casi, fa notare il presidente di Confconsumatori, “l’onere della prova è a carico delle Poste Italiane, infatti la normativa vigente impone all’Intermediario di provare non solo che le operazioni siano state correttamente registrate e contabilizzate, ma anche che vi sia stato dolo o colpa grave da parte della cliente, la quale, giova ribadire, nella fattispecie concreta non ha favorito in alcun modo la condotta del truffatore, non avendo autorizzato alcuna operazione e fornito alcun dato personale”.

Da qui è partito il reclamo e Poste Italiane spa ha disposto il rimborso di tutte le somme delle operazioni contestate

“Quanto sopra – dichiara Frascerra – da un lato ci rende felici per la truffata che potrà riavere il rimborso della somma oggetto della truffa on line subita, dall’altro tutto ciò conferma il dovere di tutti gli intermediari di adottare livelli di sicurezza sempre più elevati conformi alla disciplina comunitaria che prevede la cd. autenticazione forte, tutto ciò è indispensabile per poter efficacemente contrastare l’alto livello tecnologico delle truffe on line attuali”.

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