Portomaggiore
12 Giugno 2025
Cavedagna e Baricordi: “Insufficienti gli orari previsti e le sole 3 linee di trasporto”

Progetto “Agribus”. Gli interrogativi dell’opposizione

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. In merito all’iniziativa sperimentale “Agribus” per il trasporto dei lavoratori agricoli, i consiglieri di opposizione Elisa Cavedagna e Alex Baricordi esprimono alcune considerazioni di carattere generale.

“Il caporalato – premettono – è una piaga vecchia come il mondo ed è assolutamente una pratica da debellare. Nello specifico dell’iniziativa, giudichiamo il progetto così come formulato solamente un primo passo verso la tutela dei lavoratori”.

Ci sono però, secondo i due consiglieri, delle criticità: “pur tenendo conto della portata sperimentale, riteniamo insufficienti gli orari previsti e le sole 3 linee di trasporto per soli 150 lavoratori, e in sole zone interne del ferrarese. Dal territorio portuense partono infatti tutte le mattine centinaia di lavoratori anche verso il bolognese e la Romagna”.

Inoltre, secondo Cavedagna e Baricordi, “è necessario considerare che i lavoratori raggiungono decine di aziende (anche piccole aziende) su un territorio vastissimo, e pertanto appare quasi marginale utilizzare questo progetto pilota per ottenere risultati significativi proprio in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle aziende restano fuori dal perimetro di sperimentazione”.

Il progetto viene presentato poi come privo del sostegno economico da parte degli enti pubblici: “siamo d’accordo! La collettività non può accollarsi i costi di trasporto di una sola parte di lavoratori che sarebbero così maggiormente tutelati rispetto a chi, tutti i giorni, paga di tasca propria per raggiungere il proprio posto di lavoro. Semmai, gli enti pubblici sono chiamati a rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza tra i cittadini, favorendo accordi e convenzioni tra enti privati che hanno a cuore lo smantellamento del caporalato e la tutela della dignità del lavoro e dei lavoratori”.

Oltre al progetto in sé, inoltre, “riteniamo fondamentale sottolineare che l’ondata migratoria a Portomaggiore insiste sul territorio da oltre 20 anni e permangono da altrettanto tempo problematiche e complessità che la caratterizzano: convivenza civile, integrazione sociale, rispetto della dignità della persona, svalutazione degli immobili di proprietà e casi di delinquenza. Il tutto incide sulla qualità di vita dei nostri concittadini (tutti i cittadini, italiani o stranieri che siano)”.

In conclusione, pur tenendo presente che “il settore agricolo risulta carente di manodopera e che la popolazione straniera compensa in parte a tale mancanza”, gli esponenti di centrodestra si augurano che “iniziative come “Agribus” possano rappresentare un primo elemento positivo, ma che siano inserite in un quadro di interventi più articolati e duraturi, capaci di affrontare le vere sfide che il nostro territorio si trova ad affrontare quotidianamente”.

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