Comacchio. Giovedì 12 giugno (ore 16.30) nella Sala degli Aceti sede della Manifattura dei Marinati in Comacchio – Centro Visita del Parco del Delta del Po verrà inaugurata e presentata la mostra fotografica “Gli uomini che piantavano alberi”, mostra fotografica realizzata dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Emilia Romagna” e promossa dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, che vede la collaborazione del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna e del Comune di Comacchio.
All’evento inaugurale saranno presenti Aida Morelli presidente del Parco, il colonnello Aldo Terzi comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna e Ferrara e curatore della mostra insieme a Pierangelo Bellettini già direttore della biblioteca comunale dell’Archiginnasio in Bologna.
In titolo dell’esposizione evoca il racconto dello scrittore francese Jean Giono, che, nel libro L’uomo che piantava gli alberi narra la storia d’invenzione del pastore Elzéard Bouffier che, con la sola forza del suo impegno, riesce a far nascere una foresta in un’arida vallata ai piedi delle Alpi francesi cambiandone e migliorandone il destino.
La presidente del Parco Aida Morelli, plaudendo all’iniziativa, sottolinea: “Il valore delle azioni dell’uomo a favore della natura per migliorare di conseguenza vita delle generazioni future. La mostra, oltre a rappresentare e a raccontare un’azione ambientale, è a tutti gli effetti un’azione culturale”.
Il colonnello Aldo Terzi, ispiratore del progetto espositivo, dichiara: “Sono particolarmente soddisfatto dell’allestimento realizzato in questa magnifica sede che valorizza i contenuti stessi della mostra fotografica. Il racconto della “storia forestale” dei territori si fonda qui con pienezza con la storia delle comunità degli uomini e del mare”.
LA MOSTRA
La mostra fotografica racconta gli ultimi duecento anni di storia del territorio, dei boschi e delle popolazioni dell’Appennino e delle aree litoranee dell’Emilia Romagna in parallelo a quella del Corpo Forestale dello Stato oggi confluito nell’Arma dei Carabinieri.
Il territorio montano italiano e in particolare quello appenninico e le aree litoranee è stato realmente trasformato dall’azione delle popolazioni montane nel corso della storia della Repubblica così come nel racconto dello scrittore francese. Il paesaggio che possiamo gustare oggi, quando camminiamo o visitiamo il nostro appennino, ricco di verde e di foreste, o le nostre aree litoranee caratterizzate dalle pinete e dalle aree umide del Parco del delta del Po, è molto diverso da quello che vedevano all’inizio del Novecento i nostri avi molto più simile a un paesaggio lunare, desolato e spoglio.
Il progetto espositivo intende far conoscere, attraverso le fotografie tratte dagli archivi storici dell’Arma Forestale e da altri archivi cittadini, l’imponente lavoro di sistemazione del territorio e delle foreste realizzato dagli uomini e dalle donne delle popolazioni locali insieme ai Forestali, prima nel Corpo Forestale e oggi nell’Arma dei Carabinieri; una sorta di “epopea forestale” che ha visto l’Emilia-Romagna al centro di un progetto di sistemazione del territorio nazionale che lo ha profondamente modificato grazie al ritorno del bosco e che oggi, nonostante i cambiamenti climatici, continua ad assicurare i suoi benefici.
La gestione di questo immenso patrimonio è argomento di grande attualità come è emerso in maniera palese negli ultimi due anni con le conseguenze dell’emergenza climatica che ha colpito la Regione Emilia Romagna.
La mostra sarà visitabile fino al 22 luglio tutti i giorni dalle 9:30 alle 13 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18:30. Solo per i lunedì del mese di giugno è prevista la sola apertura pomeridiana. Info: tel 0533 81742 mail servizioinformativo@parcodeltapo.it
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