‘Agribus Ferrara – La legalità si fa strada’, è questo il nome del progetto presentato in Prefettura alla presenza del prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, della direttrice provinciale Inps Annalisa D’angelo, del presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca, di La Valle Trasporti rappresentato da Paolo Pastorello, Cidas ferrara, il sindaco di Portomaggiore Dario Bernardi, l’assessora alle Pari Opportunità Angela Travagli e alcuni esponenti dei sindacati e delle associazioni di categoria.
Agribus è la sperimentazione di un servizio di trasporto a favore delle lavoratrici, dei lavoratori e delle ditte iscritte allo sportello decentrato del Centro per l’Impiego di Portomaggiore, costituito da 2 navette che si muovono nelle aree agricole dei territori dei comuni del basso ferrarese. L’obiettivo del progetto è proprio quello di dare la possibilità ai lavoratori e alle lavoratrici di percorrere un corridoio legale per approdare nel mondo del lavoro invece che essere esposti al caporalato, sia per quanto riguarda la domanda-offerta che, appunto, il trasporto e l’alloggio.
Il sindaco di Portomaggiore Dario Bernardi ha espresso grande soddisfazione per “il grande lavoro di sinergia tra Prefettura, Comune, sindacati, associazioni di categoria e aziende agricole. È fondamentale dare una dignità a chi lavora sul nostro territorio, non è pensabile che ancora oggi i lavoratori vengano sfruttati dai caporali e vivano in condizioni di tale precarietà”. Pare infatti che la media della richiesta mensile che pesa sui lavoratori da parte dei caporali sia di circa duecento euro per il trasporto e di quattrocento per l’alloggio. Alloggi che, come raccontano i relatori, non sarebbero assolutamente idonei alla quantità di persone che ospitano.
“Agribus – ha dichiarato il prefetto Marchesiello – segna un progresso significativo nella lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo del basso ferrarese. Questo innovativo servizio di trasporto, nella fase sperimentale offerto gratuitamente ai lavoratori e integrato con la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità istituito presso la Direzione provinciale INPS, assicura una mobilità sicura e legale, contrastando efficacemente le dinamiche di sfruttamento legate a forme di trasporto senza alcuna garanzia di sicurezza. La Prefettura di Ferrara sostiene con convinzione questa iniziativa, che aspira a diventare un modello di eccellenza replicabile a livello nazionale. Un sentito ringraziamento va a tutti i partner per l’impegno profuso, con l’augurio di pieno successo a questa sperimentazione”.
“Il progetto “Agribus” – ha sottolineato la direttrice provinciale Inps Annalisa D’Angelo – costituisce una tappa fondamentale del percorso avviato un anno e mezzo fa, con il costante sostegno della Prefettura, dalla Sezione territoriale di Ferrara della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità ed è il risultato tangibile della comune volontà sul territorio provinciale di creare un contesto di fiducia e trasparenza che scoraggi chi intenda dare risposte illegittime ai legittimi bisogni delle aziende e dei lavoratori del mondo agricolo. La sperimentazione rappresenterà altresì una preziosa opportunità per elevare il livello di consapevolezza condivisa sulle reali esigenze del settore agricolo, strategica leva di sviluppo economico per l’intero territorio provinciale”.
Il servizio di sperimentazione sarà in funzione da lunedì 16 giugno fino a sabato 13 settembre con tre linee: linea rossa (Portomaggiore – Ostellato – San Giovanni), linea blu (Portomaggiore, Lagosanto, Codigoro) e linea gialla (Portomaggiore, Masi Torello). La capacità complessiva è di circa 150 persone. Il progetto nella sua interezza muove circa 125mila euro.
L’erogazione dei trasporti è promossa da ‘La Valle Trasporti’. L’amministratore delegato Paolo Pastorello dichiara: “Grazie per averci dato la possibilità di mettere a disposizione la nostra esperienza e professionalità in materia di trasporto persone ed in particolare di maestranze, per assicurare ai lavoratori agricoli il diritto alla mobilità ed una migliore opportunità di accesso al lavoro”.
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