Cento. Cento torna a rendere omaggio al suo figlio più illustre, il Guercino, con una nuova mostra che mette al centro uno dei temi iconografici più affascinanti e ricorrenti della sua produzione: le Sibille. L’esposizione, intitolata “Le Sibille del Guercino”, aprirà al pubblico domenica 15 giugno alle ore 11, nella suggestiva cornice della chiesa di San Lorenzo di Cento, trasformata in spazio espositivo, e sarà visitabile fino a settembre.
Curata da Fausto Gozzi e Valeria Tassinari, la mostra propone un’inedita lettura di questo filone guerciniano attraverso ventitré incisioni antiche, provenienti dalla Collezione di incisioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, promotrice dell’iniziativa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento.
Le sibille, figure femminili dotate di dono profetico e venerate già nell’antichità greco-romana, trovarono nuova linfa nel pensiero cristiano, venendo interpretate come anticipatrici della venuta del Messia. Il Guercino, al secolo Giovanni Francesco Barbieri (Cento, 1591 – Bologna, 1666), seppe cogliere tutta la ricchezza simbolica e il potenziale estetico di questi personaggi, trasformandoli in vere e proprie icone di bellezza e spiritualità.
Nel corso della sua carriera, l’artista si dedicò a questi soggetti in numerose occasioni: dalle prime prove giovanili (tra cui le celebri Sibille conservate nelle pinacoteche di Bologna e Cento), fino alle grandi decorazioni della cupola del Duomo di Piacenza e ai quadri da stanza destinati alle più prestigiose collezioni private europee. Proprio la varietà e l’evoluzione delle sue figure femminili –- dalla carnalità esuberante delle prime opere fino alle raffinate idealizzazioni classicheggianti della maturità – vengono raccontate attraverso le stampe in mostra, derivate da opere originali oggi sparse nei musei di tutto il mondo.
Un aspetto particolarmente interessante dell’esposizione è l’attenzione al successo internazionale dei modelli guerciniani: le sue Sibille furono copiate e reinterpretate da numerosi incisori tra Seicento e Ottocento, diventando popolari ben oltre i confini dell’Emilia. Le incisioni selezionate mettono in dialogo sensibilità artistiche diverse, tecniche raffinate e stili personali, offrendo uno sguardo nuovo sull’eredità visiva del pittore centese.
La mostra è parte integrante del percorso espositivo “Guercino un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e altri luoghi nascosti”, già allestito nella stessa sede. Sarà visitabile ogni sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:30). Un’occasione preziosa per apprezzare non solo la maestria del Guercino, ma anche il fascino senza tempo delle sue Sibille, custodi di misteri antichi e ancora capaci di parlare al presente.
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