Lidi Spina ed Estensi. In un contesto di crescente scarsità idrica e consapevoli della necessità di una gestione sostenibile delle risorse, Cadf sta investendo anche nella distrettualizzazione della rete, che si impone come una strategia imprescindibile per garantire un uso razionale e intelligente della risorsa idrica.
La distrettualizzazione infatti è un passaggio fondamentale verso la digitalizzazione del servizio idrico e una delle pratiche più efficaci per migliorare l’efficienza operativa, la gestione delle perdite e il controllo della qualità dell’acqua negli acquedotti.
La distrettualizzazione consiste nello specifico nella suddivisione della rete di distribuzione idrica in settori (o distretti) idraulicamente isolabili, ciascuno dei quali può essere monitorato e gestito in modo autonomo. Ogni distretto è dotato di sistemi di misura della portata e della pressione, oltre a strumenti di telecontrollo che permettono una visione puntuale e in tempo reale del comportamento della rete.
I vantaggi della distrettualizzazione sono molteplici. Uno dei principali è la rilevazione tempestiva delle perdite. Con il monitoraggio continuo di portate e pressioni, grazie al telecontrollo che è applicato a tutta la rete Cadf, è possibile individuare rapidamente anomalie e intervenire con interventi mirati, riducendo drasticamente i tempi di risposta e i volumi d’acqua dispersi.
La distrettualizzazione consente inoltre una gestione più mirata e precisa delle operazioni sulla rete. Le attività di manutenzione, riparazione e analisi diventano più rapide ed efficaci, riducendo costi operativi e migliorando il servizio al cittadino.
Infine i dati raccolti in ogni distretto forniscono informazioni preziose per la pianificazione degli interventi e la definizione delle priorità d’investimento. Questo approccio favorisce una gestione più strategica e basata su dati reali.
Cadf ha preliminarmente sviluppato uno studio di suddivisione di tutta la propria rete idrica (distributrice ed adduttrice) in distretti, intesi come porzioni della rete chiaramente definite e delimitate da misuratori di portata, per consentire una valutazione precisa del bilancio idrico in ognuno di essi. La decisione di iniziare gli interventi dalle località dei lidi comacchiesi dipende dal fatto che la zona costiera è maggiormente interessata da fluttuazioni stagionali in termini di richiesta idrica e quindi il monitoraggio del bilancio idrico è ancor più delicato e strategico.
Questi primi investimenti sul comparto lidi ferraresi nei lidi di Spina ed Estensi est ammontano a 200.000,00 euro complessivi. Al momento sono in corso ed in parte completati i lavori al Lido di Spina angolo Via Raffaello Sanzio – Via Andrea Mantegna ed in prossimità di Viale Gioacchino Rossini. Tutti i cantieri saranno terminati entro la primavera.
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