Spal
8 Giugno 2025
Dopo le critiche iniziali ricevute, il sindaco Fabbri cambia tono sulla vicenda Spal: “La città ripartirà con un nuovo progetto, chi ha fallito non la rappresenta più”

“Chi ha tradito Ferrara non può più rappresentarne i colori”

di Redazione | 3 min

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Dopo giorni di tensione culminati con l’annuncio dell’esclusione della Spal dalla Serie C, la reazione del Comune di Ferrara non si è fatta attendere. Se il primo intervento del sindaco Alan Fabbri era apparso cauto e interlocutorio, scatenando una serie di commenti critici e contrariati sulla sua pagina ufficiale Facebook, le ultime dichiarazioni mostrano un cambio netto di rotta. Accanto a lui l’assessore allo Sport Francesco Carità. Entrambi, in un intervento congiunto affidato ancora una volta a Facebook,  prendono una posizione dura e inequivocabile nei confronti della proprietà guidata da Joe Tacopina, pur senza mai nominare il presidente statunitense.

“Chi ha tradito la città non può continuare a rappresentarne i colori”, ha dichiarato Fabbri, aggiungendo che “non possiamo, né come amministrazione né come città, continuare a dare fiducia a chi fino all’altro giorno ci garantiva che non ci sarebbero stati problemi per l’iscrizione alla Serie C”.

L’amarezza per una comunicazione arrivata solo all’ultimo momento, quando tutto era già compromesso, è palpabile: “Con grande leggerezza ha dichiarato di non aver provveduto al pagamento necessario per l’iscrizione”, accusa il sindaco, respingendo con forza ogni tentativo di scaricare le responsabilità sul contesto ferrarese: “È assurdo scaricare la colpa sul clima cittadino, sui tifosi, su chi ha fatto grandi sacrifici personali per non lasciare mai sola la squadra”.

È chiaro che il rapporto tra la città e l’attuiale proprietà è ormai compromesso: “Questo rapporto non può più essere ricucito in alcun modo“, afferma Fabbri, sottolilneando come “anche se la proprietà rivendica di aver investito molte risorse, ciò non significa che le abbia spese nel modo più corretto“.

Le parole più dure sono rivolte direttamente al contenuto del comunicato pubblicato dalla Spal: “Un altro tema, ciò che più mi ha innervosito, è il messaggio che ho potuto cogliere nel comunicato di ieri della Spal“, ha sottolineato, precisando che “l’identità della città non è in vendita. Non lo è mai stata. Chi pensa di tenerla in ostaggio, presto capirà che si sbaglia“, riferendosi alla frase del comunicato societario in cui si è affermato che “la proprietà della Spal resta tale”.

Nel frattempo il Comune si muove per garantire un futuro calcistico alla città: “Insieme all’assessore allo Sport Francesco Carità, siamo già al lavoro per costruire una ripartenza dal basso, con una nuova società e con una nuova squadra, nel pieno rispetto delle normative Figc”. E ancora: “Questo territorio lo conosco bene: sappiamo come ripartire“.

Centrale sarà il coinvolgimento del tessuto economico e imprenditoriale locale: “Lo dimostra la grande risposta che stiamo ricevendo in queste ore da tanti interlocutori, imprenditori e realtà pronte a ricostruire insieme un progetto serio e trasparente“.

Sul piano istituzionale sindaco e assessore assicurano: “Siamo in costante contatto telefonico con rappresentanti della Figc, con i quali abbiamo già avviato un’interlocuzione chiara. Abbiamo comunicato la volontà della città di procedere in autonomia con un nuovo progetto e ribadito che la Spal della precedente proprietà non rappresenta più Ferrara“.

Non manca un riferimento agli aspetti più pratici della gestione: “Già da domani, con il supporto dei nostri legali, avvieremo tutte le verifiche necessarie sui diritti legati alla gestione dello stadio e sugli altri beni comunali attualmente nella disponibilità della società“.

Fabbri si spofferma poi sul settore giovanile, uno degli ambiti più colpiti da questa crisi: “In queste ore, un altro aspetto che mi addolora profondamente è la comunicazione ricevuta dalle famiglie e dai ragazzi del settore giovanile”. E garantisce: “Nel nuovo progetto il vivaio tornerà ad essere un punto centrale, perché è dai giovani che deve ripartire il futuro della Spal“.

Infine, un appello all’unità: “Ora serve unità. Ferrara ha già dimostrato di sapersi rialzare dopo ogni caduta”, promette il primo cittadino. “Saranno giornate lunghe, molto delicate, in cui avremo necessità del supporto di tutti. Ma lo dobbiamo alla nostra città, per i nostri ragazzi e per il loro futuro“.

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