Notte fra il 6 giugno e il 7 giugno: un gruppo di futuri alfieri della Repubblica organizzava deliberatamente un party di compleanno alle ore 00:00.
Dopo una fase interlocutoria, probabilmente trascorsa a ingurgitare sostanze alcoliche di varia gradazione, attorno all’1:15 i futuri cavalieri del lavoro cominciavano ad allietare il pubblico di Via Darsena con un vasto repertorio di canti, applausi e schiamazzi. Notevole il solista che cantava a profusione col megafono (tutto documentabile).
Dopo una conversazione animata con le forze dell’ordine, il sottoscritto scendeva sul lungofiume e, avvicinatosi ai giovani, li istruiva sulla vocazione prettamente residenziale del quartiere e sul principio di reciprocità (“quando dopo andate a dormire, trovate qualcuno che vi rompe le b… sotto casa”?).
Le argomentazioni e l’espressione in volto del sottoscritto dovevano risultare particolarmente convincenti, tant’è che dopo una decina di minuti la quiete tornava a regnare sul lungofiume.
Marco Giardini