Ora è ufficiale: la Spal non sarà al via della Serie C 2025–2026. La voce della proprietà è arrivata a certificare un epilogo ormai noto da giorni, ma che assume adesso il crisma dell’ufficialità. “Con grande rammarico, la proprietà della Spal comunica ufficialmente che il club non disputerà il prossimo campionato di Serie C 2025–2026”.
Una dichiarazione che mette la parola fine a un processo di crisi irreversibile, maturato nel silenzio delle ultime settimane. La società parla apertamente di “un epilogo doloroso”, arrivato dopo “numerosi tentativi di individuare soluzioni concrete” per salvare la categoria.
A pesare, secondo il comunicato, sono state le difficoltà economiche e la mancanza di partner disposti a sostenere il progetto: “È diventato sempre più difficile reperire nuovi capitali e attrarre soggetti esterni disposti a sostenere un progetto così impegnativo”.
Il fallimento tecnico arriva nonostante investimenti ingenti: ben 50 milioni di euro in quattro anni, di cui 12 solo nell’ultima stagione. “L’obiettivo era restituire alla città di Ferrara una squadra all’altezza della sua storia e della sua passione. Tuttavia, i risultati sportivi non hanno soddisfatto le aspettative né sono stati proporzionati al livello degli investimenti effettuati”.
Tra le cause che hanno fatto saltare l’ultima possibile ancora di salvezza, secondo la nota diffusa dalla proprietà, anche un episodio grave avvenuto mesi fa al centro sportivo: “Uno dei partner che aveva manifestato l’intenzione di entrare nella compagine societaria con un investimento significativo ha cambiato idea dopo un episodio preoccupante, in cui alcuni “tifosi” hanno aggredito fisicamente e con violenza i giocatori della Spal durante un allenamento, alcuni mesi fa”.
La proprietà ha tenuto a chiarire che la Spal non è fallita, né ha presentato istanza in tal senso: “Per essere chiari, la proprietà della Spal resta tale e, nonostante alcune notizie errate e dichiarazioni infondate, non siamo “falliti” e il club non ha presentato istanza di fallimento.
E ora? Il futuro è ancora da scrivere, ma la proprietà ipotizza una ripartenza dai dilettanti: “Nei prossimi giorni valuteremo le opzioni disponibili, tra cui l’iscrizione del club, di cui siamo ancora pienamente proprietari, a una categoria inferiore”.
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