MENÙ
Più di una trentina di persone hanno partecipato al flash mob organizzato nel pomeriggio del 5 giugno sotto la sede di Arpae Ferrara dal Coordinamento provinciale dei comitati Nobiogas/Nobiemetano e dalla Rete Giustizia Climatica di Ferrara
Il consigliere Fausto Gianella (FdI) parte da quanto appreso a mezzo stampa, relativamente a "una diatriba tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Comacchio sui fondi destinati dalla regione per la messa in sicurezza del porto di Porto Garibaldi"
Ha identificato nel polso venoso giugulare un potenziale nuovo indicatore precoce dell’invecchiamento. Per questo Anselmo Pagani, dottorando in neuroscienze traslazionali e farmacologiche dell’Università di Ferrara è stato insignito del PhD International Award al Rome Vascular Forum
Sabato 7 giugno, dalle ore 17.30, il loggiato del Castello Estense farà da cornice alla mostra fotografica "In-Quadro la 3A", un progetto creativo realizzato dalla classe 3A dell'Ic 6 di Pontelagoscuro (Ferrara)
Il sindaco di Comacchio Pierluigi Negri replica alla consigliera di opposizione Sandra Carli Ballola (La Città Futura) che lo aveva criticato per aver imposto di riporre cartelli e bandiere della pace e per non avere anticipato la discussione di una mozione di condanna al governo israeliano da lei proposta
Porto Garibaldi. “Un vero e proprio scempio ambientale”. È così che alcuni cittadini definiscono “il taglio improvviso e senza preavviso di un boschetto di alberi, tra cui alcuni centenari, che si trovano proprio in quella zona”.
La zona è quella di fronte al supermercato Eurospar, sullo svincolo che dalla Romea entra a Porto Garibaldi subito dopo il ponte Albani.
“Perché tagliare gli alberi in questo periodo dell’anno, quando molte specie sono in fase di nidificazione?” si chiedono ricordando che “negli ultimi mesi, in altre zone della località balnerare, sono stati abbattuti circa 12 pioppi centenari e, poche settimane fa, anche cinque pini di circa 60 anni”.
“Non se ne può più di questa distruzione indiscriminata – aggiungono -. È ora di aprire tavoli pubblici di confronto, perché un abbattimento così spietato della vegetazione non è più tollerabile”.
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