Politica
5 Giugno 2025
Il consigliere della Civica Anselmo alla destra: "Continua a cavalcare paure, vere o costruite ad arte, per distogliere dalla propria incapacità di governare i problemi reali del paese"

Il dl sicurezza è legge. Fiorentini: “Norme repressive e illiberali”

di Redazione | 2 min

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“Un insieme organico di norme repressive e illiberali”. Così Leonardo Fiorentini, consigliere comunale per la Civica Anselmo, si esprime in merito alla conversione in legge del decreto sicurezza al Senato con il Governo Meloni che ha ottenuto 109 sì e 69 no ponendo la fiducia.

“Un insieme disorganico – dice Fiorentini – di norme repressive e illiberali, che puniscono comportamenti non per la loro offensività reale ma perché posti in essere da specifici gruppi sociali o etnici, oppure per esprimere dissenso e protesta”.

Un provvedimento che “affonda le radici in una visione populista e ideologica del diritto penale che questo governo ha deciso di abbracciare e rendere l’unica reale cifra della propria azione di governo”.

“Una svolta – aggiunge – che è anche autoritaria, come abbiamo visto già nel primo fine settimana di applicazione del decreto, nelle piazze per la Palestina come nello sgombero violento dei rave a Torino e Trento”.

“Un esempio paradigmatico – dice – di un approccio che ignora i principi stessi del diritto penale è il trattamento riservato alle infiorescenze di canapa industriale: un vero e proprio cortocircuito normativo, che pretende di classificare come stupefacenti prodotti che non lo sono, piante escluse espressamente dai trattati internazionali e dallo stesso Testo Unico sulle droghe”.

Così facendo “si colpisce un intero comparto legale, provocando il rischio concreto di far sparire oltre 22.000 posti di lavoro e causando un danno economico stimato in circa 2 miliardi di euro”.

“La destra – specifica – continua a cavalcare paure, vere o costruite ad arte come nel caso della cannabis light, per distogliere dalla propria incapacità di governare i problemi reali del paese”.

“Non basta – conclude – infilare la parola ‘sicurezza’ in un decreto per garantirla ai cittadini, che invece si confrontano ogni giorno con salari che valgono sempre meno o il timore dell’ennesima alluvione”.

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