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Prima minacce di ogni tipo alle persone che si è trovata davanti in un bar di Coccanile poi, all'arrivo dei carabinieri, ha iniziato a prendersela con i militari. Una donna trentaduenne, proveniente dal polesine, è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale e per minacce nei confronti di personale civile
Arriva una condanna pesante per Gabriele Moccia, il 43enne ferrarese - che per circa un anno - aveva occupato la casa di un 46enne, seguito dai servizi poiché affetto da un disturbo schizoaffettivo, approfittando del loro rapporto di amicizia per renderlo proprio schiavo
Per cinque anni è stata in silenzio. Poi, prima con lo psicologo scolastico e poi con la madre, ha trovato il coraggio di parlare e raccontare quello che sarebbe stata costretta a subire da un amico di famiglia, che l'avrebbe palpeggiata mentre erano stati lasciati soli
"Ieri sera il consiglio comunale presieduto dal sindaco Negri e dalla vicesindaca Tomasi, ha scritto una delle pagine più vergognose della storia di Comacchio"
Avrebbe obbligato la propria ex fidanzata ad avere rapporti sessuali dietro ricatto e ora per lui, 39enne ferrarese, finito alla sbarra in tribunale a Ferrara per violenza sessuale aggravata, spunta una nuova accusa
Il giudice ha deciso per il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto nei confronti di Diego Marescotti che era stato querelato da Alessandro Ferreti dopo un commento nel quale scriveva: “Che schifosa vergogna per la nostra città”. Un commento apparso sui social a seguito del servizio di Alessio Lasta su Piazzapulita andata in onda in seguito all’inchiesta di estense.com sulle chat neofasciste a Ferrara e sul loro legame con Nicola Lodi”.
In quelle chat, va ricordato, si parlava di Liliana Segre come “una vecchia tatuata” e le ricorrenze da celebrare non erano il 25 Aprile o la caduta del nazifascismo ma le “imprese” di Mussolini o Hitler e i suoi generali.
Si arrivava a definire l’Olocausto un’invenzione e il processo di Norimberga una farsa colossale mentre si scambiavano video e messaggi di rievocazione e celebrazione del Ventennio. Per loro i martiri dell’eccidio del Castello non furono assassinati ma semplicemente giustiziati.
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