Politica
4 Giugno 2025
Passato e futuro si uniscono nel progetto approvato ieri all'unanimità dalla terza commissione. Lavori finiti nel 2027

Una biblioteca automatizzata per palazzo Gulinelli-Contughi

di Redazione | 4 min

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Una nuova biblioteca con un archivio completamente automatizzato. Questa la notizia con cui ieri (3 giugno) è stato presentato alla terza commissione consiliare il progetto di ristrutturazione di palazzo Gulinelli-Contughi, ex sede della facoltà di lettere dell’Università di Ferrara.

L’edificio – “uno dei più belli di Ferrara” come lo ha definito l’architetto Fabrizio Magnani – fu eretto su volontà del notabile Girolamo Mario Contughi nel 1542 e ha subito nel corso del tempo diverse vicende di compravendita, ristrutturazione e adeguamento alle esigenze dei vari successivi proprietari.

Il palazzo fu venduto all’inizio del secolo scorso alla famiglia Gulinelli che, alla morte nel 1972 della proprietaria Alma Gulinelli, decise di donarlo all’Università di Ferrara, che lo destinò alla sede della presidenza della facoltà di lettere e filosofia. Una sede che rimase tale fino al 2012, quando il sisma che scosse anche il territorio ferrarese provocò danni ingenti al palazzo, compromettendone la staticità e destinandolo alla chiusura.

Tutt’oggi il palazzo risulta inaccessibile al pubblico, ma si è arrivati a un punto di svolta: “Ci sono stati problemi per l’approvazione – ha spiegato Magnani – perché tutti i beni pubblici sono valutati da una commissione con sede in Regione dove siedono tutti gli enti, Comune, Regione e Soprintendenza, per approvare il progetto e la tipologia dei lavori. Il progetto ha avuto diverse vicissitudini, non aveva avuto il parere positivo di questa commissione, tanto che Unife ha cambiato i progettisti per arrivare ad oggi con un progetto ultimato”. L’approvazione della terza commissione consiliare di ieri è stato uno degli ultimi step che ha dato il ‘via libera’ alle procedure d’appalto e al futuro inizio dei lavori, il cui completamento si stima avvenga entro il 2027.

Apertura che avverrà con una veste rinnovata: nel palazzo cinquecentesco verrà ospitata la nuova biblioteca della facoltà di lettere, con aule studio e un’area verde interna in cui gli studenti potranno studiare durante i periodi estivi.

La nuova funzione di biblioteca universitaria renderà necessaria la realizzazione di un nuovo modulo di collegamento fra il Palazzo e l'edificio delle antiche scuderie, destinato ad accogliere un archivio compatto di Iibri completamente gestito da robot, senza quindi la necessità di interventi manuali.

Il nuovo edificio sarà modulato secondo una forma rettangolare essenziale che riprenderà le linee semplici delle ex scuderie e sarà costituito da un muro a secco in mattoni a vista ed anima in cemento armato. L’intervento richiederà di rimuovere alcuni arbusti, mentre, come ha sottolineato Magnani, “non verranno toccate le essenze centenarie”.

Il passaggio in commissione è stato reso necessario per l’approvazione della deroga urbanistica in materia di volumi, in quanto si edificherà nel centro storico una nuova struttura – l’archivio – che comporterà una riduzione del rapporto di copertura e di verde: “Se si legge nel complesso l’intervento, è vero che ad oggi questo nuovo volume realizzerà circa 256 metri cubi di nuovo edificio – ha spiegato l’architetto- , ma è fittizia questa volumetria , perché la demolizione di alcune superfetazioni determinerà la riduzione di circa 438 metri cubi”.

Il progetto, portato in commissione dall’assessore a urbanistica, edilizia e mobilità Stefano Vita Finzi Zalman, ha incassato le lodi di tutti i Consiglieri, anche se con qualche timore per eventuali futuri dissensi: “Non ho notato da parte dell’Amministrazione nulla nei confronti di un’eventuale ‘consiglieressa’ – ha dichiarato il consigliere Francesco Rendine (Civica Fabbri) – perché ho visto che, nella prossimità del tunnel che collega la struttura principale alla scuderia, dovranno essere tolti alcuni alberi. Questo potrebbero creare delle azioni dimostrative da parte di persone che si potrebbero legare a queste cormofite”.

Pronta la risposta dell’assessore Vita Finzi Zalman: “Tengo a puntualizzare che non vengono rimosse essenze ma qualche piccolo arbusto e nella demolizione del corpo nel lotto 1 verrà effettuata una piantumazione di alberi”.

“Il restauro di Palazzo Contughi Gulinelli rappresenta un nuovo tassello nel più ampio ‘cantiere della conoscenza’ dell’Ateneo,” ha commentato la rettrice Laura Ramaciotti, “una strategia di valorizzazione del nostro patrimonio che unisce passato e futuro, in spazi capaci di offrire qualità, sicurezza e bellezza”.

“Il lavoro che l’Università degli Studi sta svolgendo in questi anni – ha aggiunto Ramaciotti – ha il preciso obiettivo di gestire strategicamente e con consapevolezza, insieme al Comune di Ferrara, la Struttura Tecnica Regionale, il Ministero della Cultura attraverso la Soprintendenza competente, un patrimonio architettonico prevalentemente monumentale e storico di grande valore che richiede di essere conosciuto, conservato e valorizzato”.

L’intervento, del valore complessivo di 9milioni e 136 mila euro, è cofinanziato da fondi ministeriali e regionali nell’ambito del Piano Opere Pubbliche post-sisma e interesserà una superficie di circa 3mila m².

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