Attualità
3 Giugno 2025
Cerimonia solenne per il 79° anniversario della Repubblica: tra onori, teatro e riconoscimenti, un messaggio di democrazia e solidarietà

A Ferrara un 2 Giugno tra memoria, Costituzione e impegno civico

di Redazione | 3 min

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Ferrara ha celebrato con solennità e partecipazione il 79° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, nel corso della mattinata di lunedì 2 giugno. Le cerimonie si sono aperte poco dopo le 9 in piazza Trento e Trieste, con lo schieramento del picchetto armato interforze e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, per poi proseguire in piazza Cattedrale con l’arrivo delle autorità.

Alle 9.30, sulle note dell’Inno d’Italia eseguito dalla Banda di Cona, si sono svolti gli onori alla massima Autorità e l’alzabandiera, seguiti dalla deposizione di una corona d’alloro al Monumento della Torre della Vittoria da parte del prefetto Massimo Marchesiello, successivamente imbandierata dai Vigili del Fuoco.

Nel suo intervento ufficiale, il prefetto ha ricordato il significato storico del 2 giugno 1946, definendolo una svolta “storica” per l’Italia, perché fu “un voto per la prima volta a suffragio universale” che segnò la fine di un ventennio di oppressione e l’inizio di una nuova fase della nostra storia. “Il 2 giugno 1946 gli italiani scelsero la democrazia, lasciandosi alle spalle un ventennio di oppressione e aprendo le porte a un futuro di libertà, giustizia e partecipazione finalmente totale”.

Il discorso ha toccato anche i momenti drammatici che precedettero quel passaggio: la dittatura fascista, la Seconda guerra mondiale e la guerra civile, che dal 25 luglio 1943 all’aprile 1945 lacerarono il Paese, diviso tra la Repubblica sociale di Salò e l’Italia liberata al Sud. In quel contesto, la Resistenza fu “la lotta che donne e uomini condussero per riconquistare la dignità di un popolo che non si era voluto arrendere alla dittatura e alle sue leggi liberticide e disumane”.

Dopo la cerimonia istituzionale, le celebrazioni si sono spostate al Teatro Comunale “Claudio Abbado”, dove l’Orchestra Giovanile del Conservatorio “G. Frescobaldi” ha aperto la seconda parte con l’Inno nazionale e un’esibizione musicale. A seguire, gli allievi del laboratorio teatrale ragazzi di Ferrara off Teatro hanno portato in scena “Storia e storie delle Madri Costituenti della Repubblica”, un omaggio originale e partecipato alle 21 donne elette nell’Assemblea Costituente. La pur esigua presenza delle Madri costituenti, 21 su 556 membri, è stata determinante per introdurre un punto di vista femminile negli articoli della Costituzione, approvata il 22 dicembre 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948.

“Il 2 giugno acquista il suo vero e profondo significato alla luce degli eventi tormentati che lo precedettero”, ha sottolineato Marchesiello, richiamando non solo la memoria, ma anche l’attualità: le difficoltà sociali ed economiche della comunità ferrarese richiedono oggi “la partecipazione di tutti e la volontà di perpetuare i valori di solidarietà, equità, coesione, alla base del dettato Costituzionale”.

A concludere la mattinata, la consegna delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Dodici i cittadini premiati, tra cui uomini delle forze dell’ordine e dell’esercito, un imprenditore, un medico dell’Ospedale Sant’Anna e due associazioni di volontariato: “Il senso del dovere, l’abnegazione e il coraggio, il dono prezioso dell’impegno gratuito del volontariato” sono stati i valori esemplari che hanno guidato le scelte dei riconoscimenti, a testimonianza concreta di come l’eredità del 2 giugno viva oggi nelle azioni di chi si impegna per il bene comune.

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