Un importante contributo scientifico dalla sanità ferrarese è stato presentato di recente in un prestigioso convegno internazionale. Il dottor Antonio Pesce, chirurgo generale in servizio presso l’Unità Operativa di Chirurgia dell’ospedale del Delta (diretta dal professor Carlo Feo, anche direttore dipartimento Chirurgico interaziendale), sede ulteriore dell’Università degli Studi di Ferrara, ha partecipato su invito al forum dell’International Society of Experimental Microsurgery (Isem), tenutosi a Kanazawa, in Giappone, dal 15 al 17 maggio scorso.
Durante l’evento scientifico il dottor Pesce ha illustrato i risultati di una Consensus Conference (metodo di confronto tra esperti), frutto della collaborazione tra la Società Italiana di Ricerche in Chirurgia e la Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma.
La presentazione, intitolata “Consensus-driven protocol for the management of high-surgical risk and frail patients with acute cholecystitis”, si è focalizzata sulla gestione dei pazienti fragili e ad alto rischio chirurgico con colecistite acuta moderata-severa attraverso un approccio multidisciplinare. Questo metodo ha visto la collaborazione di chirurghi, radiologi interventisti e gastroenterologi che hanno elaborato insieme un protocollo di gestione, definendo strategie precise e sicure di drenaggio percutaneo della colecisti nei pazienti fragili affetti da colecistite acuta.
La diffusione di questo protocollo rappresenta un contributo utile per la comunità scientifica, inclusa la sanità del territorio.
“Ritengo che i risultati di questo studio – dichiara il dottor Pesce – possano offrire una guida chiara e sicura nella gestione in urgenza dei pazienti ad alto rischio chirurgico con colecistite acuta, aiutando la gestione di questi pazienti presso il Dipartimento di Chirurgia”.
“La partecipazione del dottor Pesce a un evento di tale prestigio internazionale – ha messo in evidenza il professor Feo – e la presentazione di un protocollo sviluppato anche con il contributo della nostra unità operativa confermano l’alto livello di specializzazione e l’impegno continuo nel migliorare le cure offerte ai nostri pazienti, in particolare quelli più complessi e fragili”.
L’Isem Forum è stato anche un’occasione di confronto con esperti di fama mondiale, durante la quale è stata riaffermata l’importanza della microchirurgia sperimentale nell’addestramento formativo dei giovani chirurghi. Questa disciplina è cruciale per lo sviluppo di una chirurgia sempre più mininvasiva, sia laparoscopica che robotica. L’utilizzo di strumenti molto piccoli e il lavoro sotto microscopio nella microchirurgia aiutano infatti a sviluppare destrezza manuale avanzata, coordinazione mano-occhio e precisione millimetrica nei movimenti, competenze fondamentali per le tecniche chirurgiche moderne
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