di Elena Coatti

Mentre il corteo storico sfilava in direzione di Piazza Ariostea, dove si sarebbero disputate le tradizionali corse del Palio, un gruppo di attivisti ha alzato la voce contro l’uso di cavalli e asini nell’evento.

La protesta si è svolta alle porte del Parco Massari, proprio al passaggio del corteo, ed è stata organizzata dalle associazioni Animal Defenders, Animal Voices United e 100% Animalisti.

Muniti di cartelli, megafono e striscioni, i manifestanti hanno scandito slogan come “Basta Palio con gli animali” e “Non è intrattenimento, è sfruttamento”, attirando l’attenzione, e in alcuni casi il disappunto, dei passanti.

Non sono mancati momenti di tensione: alcuni spettatori del Palio non hanno gradito la presenza degli animalisti, contestandoli verbalmente. Tuttavia, la manifestazione si è svolta in modo pacifico, sotto l’occhio attento delle forze dell’ordine.

Tra le voci più appassionate, quella di Lucia Bevilacqua, referente di Animal Voices United per Ferrara, che ha spiegato l’obiettivo della protesta: “Siamo qui per dare voce agli animali. Il Palio è una cosa meravigliosa con il suo corteo storico, i suoi sbandieratori fantasmagorici. Ma non possiamo più accettare che il divertimento debba essere sulla pelle degli animali. Ci diranno che sono curati, coccolati, trattati come dei, ma se potessero scegliere, lì non ci sarebbero”.

Ha poi preso parola l’organizzatore Federico Bandiera, di Animal Defenders, ribadendo la richiesta che il Palio di Ferrara venga riconvertito in una manifestazione simbolica, storica e culturale, ma priva del coinvolgimento diretto degli animali. Un cambiamento, afferma, “non solo possibile, ma doveroso nel 2025”.

Il Palio di Ferrara, tra i più antichi d’Italia, continua così ad animare la città e il dibattito fra la tradizione e la crescente sensibilità verso il benessere animale.