Sedata per sempre senza che lui lo sapesse
La denuncia del compagno di Maria Vittoria, morta a 41 anni all'ospedale di Cona. La Procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, lui ora si oppone
La denuncia del compagno di Maria Vittoria, morta a 41 anni all'ospedale di Cona. La Procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, lui ora si oppone
Dopo la notte di festa, è tempo di rivivere le emozioni e di tirare le somme per le contrade vincitrici delle corse al Palio di sabato sera in Piazza Ariostea. Estense.com ha raccolto le testimonianze dei tre presidenti che hanno visto issare la bandiera della propria contrada alle finestre di Palazzo Municipale
Emozione, tensione, gioie e delusioni. È stata un’edizione del Palio di Ferrara che difficilmente dimenticheremo, tra le luci di Piazza Ariostea illuminata nella notte ferrarese e il canto dei contradaioli che hanno tenuto sveglia la città fino a tardi
Sono arrivati da Ferrara e anche da Codigoro e in tutto sono poco meno di trenta le persone che si sono ritrovate alle Vallette di Ostellato per dire "stop al genocidio di Gaza". "Un successo" per l'Anpi di Ostellato che ha organizzato l'iniziativa alle 21 di domenica 1 giugno
La corsa come momento d’inclusione sociale. All'interno delle mura della casa circondariale "Costantino Satta" di Ferrara, si è tenuta nei giorni scorsi l'appuntamento sportivo e d'integrazione del "Vivicittà in carcere" nell’ambito del progetto sociale, promosso da Uisp Ferrara e patrocinato dal Comune di Ferrara
La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini per le morti sospette di Gabriella Cimatti, 81enne di Forlì, e Mara Cremonini, 70enne di San Pietro in Casale, nel Bolognese. Si tratta delle due pazienti che – il 27 e il 28 luglio 2023, a distanza di poche ore l’una dall’altra – erano venute a mancare all’ospedale Sant’Anna di Cona, dopo essersi sottoposte allo stesso intervento di oculistica oncologica.
Nelle scorse ore, infatti, il pm Andrea Maggioni ha notificato l’avviso 415 bis a cinque degli iniziali ventidue indagati.
Quattro di questi dovrebbero far parte dell’equipe medico-chirurgica (difesi dall’avvocato Marco Linguerri) mentre uno dovrebbe far parte di quella di anestesia (difesa dall’avvocato Giuseppe Moretti).
Coinvolti nella difesa dei restanti diciassette – per i quali dovrebbe arrivare una richiesta di archiviazione – anche gli avvocati Michele Ciaccia e Gianni Ricciuti.
“I miei assistiti – dice quest’ultimo – hanno sempre fatto il loro dovere e ora per loro mi aspetto una richiesta di archiviazione da parte della Procura. Sono soddisfatto degli esiti della consulenza del pubblico ministero, convinto che i miei clienti abbiano fatto tutto il possibile per le pazienti”.
La lente degli inquirenti si era focalizzata sul perfluorottano, un liquido operatorio simile a una resina protettiva che viene iniettato negli occhi in sostituzione del corpo vitreo per permettere l’esecuzione dell’intervento chirurgico. Il co-consulente, professor Michele Reibaldi, ordinario di Oftamologia e direttore della Clinica oculistica Città della salute e della scienza di Torino, doveva quindi ricostruire l’eventuale presenza di una correlazione tra l’utilizzo di quel liquido e quanto accaduto in sala operatoria.
Due erano le principali richieste avanzate dal pm Andrea Maggioni all’esperto: verificare le modalità di ingresso del perfluorottano nel circolo sistemico delle due donne e riferire se le operazioni di immissione della sostanza e la sua successiva rimozione dagli occhi delle signore decedute siano state correttamente eseguite e, in caso contrario, gli eventuali errori commessi.
Un secondo filone di inchiesta riguarda invece il reato di omesso referto. A tal proposito, subito dopo l’accaduto, gli agenti della Squadra Mobile si erano messi al lavoro per individuare chi, dentro all’ospedale di Cona, aveva il compito di informare gli inquirenti, chi l’ha fatto e in che termini, ricostruendo la catena decisoria che ha portato ad avvisare l’autorità giudiziaria di quanto accaduto solamente nella giornata del 31 luglio, come comunicato dalla stessa Azienda, dopo circa quattro giorni dai due decessi avvenuti in sequenza a cavallo tra il 27 e 28 luglio. Al momento, il fascicolo aperto per far luce sull’eventuale ritardo nelle comunicazioni è però contro ignoti.
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