Palio 2025. Vince San Giacomo di ‘corto muso’
Arriva al fotofinish - dopo una rimonta a dir poco incredibile - la vittoria di San Giacomo, a cui va il Palio di San Giorgio 2025, grazie all'accoppiata Francesco Caria su Dididomodossola
Arriva al fotofinish - dopo una rimonta a dir poco incredibile - la vittoria di San Giacomo, a cui va il Palio di San Giorgio 2025, grazie all'accoppiata Francesco Caria su Dididomodossola
Inizia col botto il Palio 2025 tra scatti fulminei, strategie vincenti, sorpassi e asini indomabili. San Giacomo vince la gara dei putti, I
L'idea è stata lanciata durante il convegno di ieri (sabato 31 maggio) in municipio, organizzato per il 130esimo anniversario della fondazione dell'Associazione Stampa Ferrara (Asfe) in cui si sono confrontati politici, magistrati, avvocati e giornalisti
Una mattinata intensa, fatta di riflessioni, scambi accesi e una domanda di fondo: che ne è oggi della libertà di stampa? È attorno a questo interrogativo che si è sviluppato il convegno organizzato dall’Associazione Stampa Ferrara in occasione dei suoi 130 anni, con l’evento “Le tante facce della giustizia e dell’informazione: libertà di stampa tra diritti/doveri, poteri e responsabilità”
Due ferraresi sono rimasti feriti in un incidente stradale nel rettilineo che conduce al centro abitato di Lavezzola, in provincia di Ravenna, dove - nella tarda mattinata di sabato 31 maggio, intorno alle 12 - tre automobili si sono scontrate lungo via Bastia Nuova
Da costa a costa, con coraggio e determinazione superando i limiti che può portare una malattia. Michele Gavagna, per gli amici Michi Yellow Duck, è un 55enne che, come dice lui stesso, “si porta dietro dalla nascita un’amica un po’ ingombrante, l’emofilia”.
Gavagna ha però deciso di lanciare un messaggio forte, vuole dire a tutti che “essere malati non significa necessariamente non poter fare più nulla”.
Un messaggio che lancerà in sella ad una bici lungo i 300 chilometri che dividono Marina di Pisa a Porto Garibaldi. Tre giorni e un ultima tappa il 31 maggio, oggi, quando durante il tragitto toccherà, intorno alle 16, l’ospedale di Cona.
Un passaggio per lanciare un messaggio di speranza, dopo molti chilometri, in una meta simbolica come il Sant’Anna.
A seguire il ciclista sarà un medico, il responsabile sanitario dell’associazione Provinciale Emofilici e Coagulopatici di Ferrara, dottor Stefano Moratelli, che seguiva il paziente e che ora è in pensione, ma che ha deciso di affiancarlo in questa sua avventura.
“Voglio mandare un messaggio chiaro – racconta Gavagna – che si può e che io ci sono. Anche con l’emofilia”.
“Abbiamo deciso di affiancarlo in questa avventura – racconta l’amica, e presidente dell’associazione, Marzia Magagnoli – perché condividiamo il messaggio che vuole lanciare con la sua corsa in bicicletta. Da sempre con l’associazione ci impegniamo per sostenere i pazienti, sia nel loro percorso di cura sia anche a livello sociale, per sensibilizzare sulla qualità di vita alla quale possono ambire”.
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