Attualità
31 Maggio 2025
Michele Gavagna percorrerà 300 chilometri, da Marina di Pisa a Porto Garibaldi, per lanciare un messaggio di speranza

Da costa a costa in bici con “un’amica un po’ ingombrante: l’emofilia”

di Redazione | 2 min

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Da costa a costa, con coraggio e determinazione superando i limiti che può portare una malattia. Michele Gavagna, per gli amici Michi Yellow Duck, è un 55enne che, come dice lui stesso, “si porta dietro dalla nascita un’amica un po’ ingombrante, l’emofilia”.

Gavagna ha però deciso di lanciare un messaggio forte, vuole dire a tutti che “essere malati non significa necessariamente non poter fare più nulla”.

Un messaggio che lancerà in sella ad una bici lungo i 300 chilometri che dividono Marina di Pisa a Porto Garibaldi. Tre giorni e un ultima tappa il 31 maggio, oggi, quando durante il tragitto toccherà, intorno alle 16, l’ospedale di Cona.

Un passaggio per lanciare un messaggio di speranza, dopo molti chilometri, in una meta simbolica come il Sant’Anna.

A seguire il ciclista sarà un medico, il responsabile sanitario dell’associazione Provinciale Emofilici e Coagulopatici di Ferrara, dottor Stefano Moratelli, che seguiva il paziente e che ora è in pensione, ma che ha deciso di affiancarlo in questa sua avventura.

“Voglio mandare un messaggio chiaro – racconta Gavagna – che si può e che io ci sono. Anche con l’emofilia”.

“Abbiamo deciso di affiancarlo in questa avventura – racconta l’amica, e presidente dell’associazione, Marzia Magagnoli – perché condividiamo il messaggio che vuole lanciare con la sua corsa in bicicletta. Da sempre con l’associazione ci impegniamo per sostenere i pazienti, sia nel loro percorso di cura sia anche a livello sociale, per sensibilizzare sulla qualità di vita alla quale possono ambire”.

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