Presso la storica sede della Città del Ragazzo, è stato presentato ufficialmente “Una Città per sognare”, il nuovo progetto di innovazione sociale e inclusione lavorativa ideato dalla Fondazione Don Calabria per il Sociale.
L’iniziativa, rivolta in particolare alle aziende del territorio, ha l’obiettivo di costruire una rete di collaborazione e corresponsabilità, con il mondo imprenditoriale chiamato a essere parte attiva nella creazione di percorsi formativi e lavorativi per persone in condizione di fragilità.
Un luogo dove l’inclusione è storia viva
Nata nel 1951 grazie all’intuizione dell’allora arcivescovo di Ferrara Mons. Ruggero Bovelli, che donò Villa del Seminario al veronese Don Giovanni Calabria, la Città del Ragazzo è da oltre 80 anni un punto di riferimento per giovani in difficoltà. Il luogo ha attraversato le trasformazioni della città e della società, mantenendo viva la sua missione: accogliere, formare, includere.
Proprio qui, dove un tempo furono ricoverati Giorgio de Chirico e Carlo Carrà – protagonisti della pittura metafisica – e dove trovarono rifugio decine di famiglie colpite dall’alluvione del Polesine, oggi continua a prendere forma un’idea di città che mette al centro le persone e i loro sogni.
Un progetto concreto, un impatto misurabile
Il primo tassello del progetto “Una Città per sognare” sarà la realizzazione di un bar inclusivo, accessibile e aperto alla comunità. Uno spazio privo di barriere architettoniche, con menù in Braille e Pcs, dove lavoreranno persone con disabilità e fragilità, accompagnate da personale qualificato. Il bar diventerà un punto d’incontro, un crocevia di relazioni tra formatori, ragazzi e visitatori.
Lucia Lauro, project manager della Cooperativa Rigenerazioni Onlus: “Portare avanti un’attività come questa significa scegliere di investire nella qualità in senso pieno: qualità delle relazioni, del lavoro, degli spazi che abitiamo e della società che vogliamo costruire. La qualità non è solo un parametro tecnico, ma una direzione etica: è ciò che accade quando mettiamo al centro le persone, i loro percorsi, le loro possibilità. In questo bar inclusivo, come in ogni progetto di Rigenerazioni, la qualità nasce dall’incontro tra fragilità e competenza, tra cura e visione”.
Il progetto, della durata di tre anni, prevede anche l’apertura di nuove serre produttive e l’ampliamento degli spazi verdi comuni, per offrire ulteriori opportunità di lavoro e socializzazione. Già oggi, ogni giorno, oltre 250 persone vivono, studiano e lavorano alla Città del Ragazzo, tra percorsi riabilitativi, inserimenti lavorativi e attività formative.
Un invito alle aziende: investire nel cambiamento
Durante l’evento, rivolto in particolare al mondo dell’impresa, è stato presentato il piano di sostenibilità e impatto del progetto, con focus su come le aziende possano contribuire in modo attivo e misurabile – anche nell’ambito della propria responsabilità sociale d’impresa (Csr) – attraverso la donazione di arredi, materiali, attrezzature o il sostegno diretto all’inserimento lavorativo di persone fragili.
Stefano Ferrioli educatore e fundraiser per Città del Ragazzo “‘Una Città per sognare’ nasce qui, in un luogo dove l’accoglienza e l’inclusione sono pratiche quotidiane da oltre ottant’anni. Ma oggi il sogno va oltre i confini della Città del Ragazzo: punta a coinvolgere l’intera comunità, a partire dal mondo produttivo, per costruire insieme percorsi di cambiamento reale. Abbiamo bisogno di alleanze, di energie, di visioni condivise. Perché una città che sa sognare è una città che sa prendersi cura, creare lavoro e restituire dignità a ogni persona.”
La Fondazione ha fissato l’obiettivo di raccogliere 72.000 euro entro il 2025, e crede fermamente che, grazie al contributo di fondazioni, aziende e privati cittadini, il traguardo sia alla portata.
Una rete che si allarga: ospiti da Palermo e Casal di Principe
In occasione dell’evento di presentazione era presente anche una brigata di cucina della cooperativa Rigenerazioni, braccio operativo della Fondazione Don Calabria per il Sociale nei progetti di reinserimento socio-lavorativo. Provenienti dai laboratori di Palermo e Casal di Principe, il gruppo di lavoro ha curato con dedizione e creatività il rinfresco per gli ospiti. La loro presenza ha testimoniato concretamente il valore del lavoro come strumento di inclusione e la capacità di creare legami significativi tra territori diversi uniti da una visione comune.
Una città che cresce con le persone
“Una Città per sognare” è più di un progetto: è una visione. È il desiderio di offrire a ogni persona uno spazio dove sentirsi accolta, dove riscoprire talenti e costruire futuro.
L’evento di presentazione ha rappresentato il primo passo verso una comunità più giusta, che sappia farsi carico, insieme, del compito più nobile: trasformare i sogni in opportunità reali di vita e di lavoro.