Politica
31 Maggio 2025
Nidi, Anagrafe e Polizia Locale al centro del confronto sul Piao triennale. Nanni (Pd): "Stabilizzazioni urgenti, la PA non è un costo da tagliare"

Personale comunale in sofferenza: Ferrara interroga la Giunta sul futuro delle assunzioni

Davide Nanni
di Redazione | 3 min

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Il 28 maggio scorso si è riunita la 1^ Commikssione consiliare del Comune di Ferrara per esaminare le misure adottate dalla Giunta nel Piao 2025-2027, documento che determina e orienta le scelte assunzionali dell’Ente per il prossimo triennio.

La seduta di commissione, indetta su iniziativa del presidente Davide Nanni (Pd) e sollecitata dai gruppi di minoranza, è stato un proficuo momento di confronto e approfondimento sulle politiche del personale perseguite nel Comune di Ferrara, anche alla luce delle novità introdotte dalla L. 25/2025 del 9 maggio 2025 che recepisce e amplia i provvedimenti contenuti nel cd. “decreto PA” emanato in primavera.

Ad oggi sono 1.055 i dipendenti che operano nella macchina comunale, di cui 147 con contratti a tempo determinato. Nel 2025 il Piao prevede 36 assunzioni a tempo indeterminato a fronte di 24 pensionamenti, ma le procedure concorsuali aperte finora copriranno appena 11 posti: 1 ispettore di Polizia Locale, 4 funzionari culturali, 6 funzionari contabili.

I commissari hanno posto all’attenzione dell’assessora Angela Travagli e del direttore generale Sandro Mazzatorta diverse criticità, da tempo segnalate anche dai sindacati di categoria, invitati a seguire il dibattito. Anzitutto l’urgenza di stabilizzare tutte le 40 educatrici che ancora operano a tempo determinato nei nidi comunali, per garantire a bambini e famiglie la continuità educativa finora negata. Poi la necessità di implementare le unità di personale qualificato in servizi essenziali come l’Anagrafe e la Polizia Locale, che continuano a soffrire carichi di lavoro importanti, impossibili da sgravare facendo ricorso esclusivo al lavoro interinale. Infine, chiarire il destino prossimo dei servizi Affari Legali e Informativi che finora hanno giocato un ruolo importante in vicende complesse, dal contenzioso Lageder all’attacco informatico del 2023.

«È opportuno ricordare che il nostro Comune ha ancora un margine di spesa per nuove assunzioni di ca 3,5 mln di euro, ad oggi inutilizzato, mentre le procedure concorsuali aperte non toccano minimamente settori essenziali come i servizi educativi e l’anagrafe, oggi in sofferenza», ha commentato il presidente Davide Nanni. «Per troppi anni, in Italia, la Pubblica Amministrazione è stata considerata un costo da tagliare, anziché un bene da valorizzare – prosegue Nanni – con effetti negativi anche sugli organici comunali che sono scesi da 1.082 a 908 unità in cinque anni. Quanto è costata questa “opera di razionalizzazione”? Tanto in termini di professionalità perse, poco in quanto a risparmi di spesa: il costo del personale è quasi il medesimo del 2019 perché nel frattempo sono aumentate le retribuzioni di dirigenti e il costo del personale interinale, passato da 400 mila a 1,5 milioni di euro».

In attesa che la giunta decida se e come usufruire della possibilità prevista dalla l. 25/2025 di implementare il salario accessorio per colmare il gap salariale tra dipendenti ministeriali e degli enti locali, la commissione ha concluso i lavori con un focus delle attività promosse dal Comune di Ferrara per migliorare il benessere, la sicurezza e la formazione dei suoi dipendenti.

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