Attualità
30 Maggio 2025
La città estense si è collocata al settimo e nono posto nella competizione amichevole svoltasi dal 25 al 28 aprile

City Nature Challenge 2025: buon piazzamento nazionale per Ferrara

di Redazione | 4 min

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Buon esordio della città di Ferrara nel City Nature Challenge che si è svolto dal 25 al 28 aprile: grazie ai cittadini che hanno aderito al progetto coordinato dal Museo di Storia Naturale e realizzato nell’ambito del progetto europeo Usage, Ferrara si è collocata al settimo posto in Italia per numero di osservazioni raccolte (1008) e per numero di specie individuate (329) e al nono posto per numero di partecipanti (30). Le città italiane che hanno aderito sono state 21; al top della classifica in tutte e tre le categorie si è collocata Roma, con quasi 12000 osservazioni, più di 2000 specie osservate e 492 partecipanti, seguita da Torino e da Milazzo.

“Siamo molto orgogliosi della partecipazione di Ferrara alla City Nature Challenge e del buon risultato ottenuto alla prima adesione. – dichiara il vicesindaco Alessandro Balboni, con delega all’Ambiente – Questo progetto dimostra come la cittadinanza attiva, quando ben guidata da istituzioni culturali come il nostro Museo di Storia Naturale, possa dare un contributo concreto alla conoscenza e alla tutela della biodiversità urbana. È anche una grande occasione educativa per giovani e famiglie che avranno la possibilità di osservare la natura con occhi nuovi dandogli la possibilità di sentirsi parte di un ecosistema, anche in città. Il coinvolgimento dei cittadini è stato straordinario, si sono dimostrati attenti, partecipi ed entusiasti. È proprio grazie a questo spirito di collaborazione che Ferrara ha ottenuto un buon piazzamento nazionale. La scienza partecipata è uno strumento potente, che intendiamo valorizzare sempre di più come Amministrazione, in sinergia con le realtà del territorio. Eventi come questo rafforzano il senso di appartenenza e stimolano una consapevolezza ambientale diffusa e duratura”.

Il City Nature Challenge è una competizione amichevole internazionale di citizen science lanciata dieci anni fa dal Museo di Storia Naturale di Los Angeles e dalla California Academy of Science: ogni anno, in un arco temporale di quattro giorni scelti verso la fine del mese di aprile (un mese molto propizio all’osservazione della natura), i cittadini di tutto il mondo si sfidano nell’osservazione della biodiversità selvatica che trova spazio all’interno delle città. Le osservazioni vengono condivise fra tutti i cittadini e con la comunità scientifica internazionale grazie a piattaforme online dove è possibile postare fotografie o suoni di piante e animali, registrandoli con data e località di raccolta su mappe geografiche interattive. Nel caso di Ferrara, che ha aderito quest’anno per la prima volta, e di tutte le altre città italiane la piattaforma usata è stata iNaturalist, il sito che fin dal 2016 viene utilizzato dal Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara per numerosi progetti di studio della biodiversità. Il sito è open source e le osservazioni possono essere scaricate dai ricercatori per innumerevoli elaborazioni diverse.

Nel 2025, la specie più osservata in assoluto nel mondo è stata il tarassaco (Taraxacum officinalis), meglio conosciuto come dente di leone o soffione, una specie legata a piccoli riti propiziatori popolari (soffiando lontano i suoi semi si potrebbero avverare i desideri), ottima anche in cucina e buon sostegno per gli insetti impollinatori.

In Italia la specie più menzionata è stata la cetoniella (Oxythyrea funesta), un piccolo coleottero con una livrea nera a puntini bianchi che si nutre dei fiori di molte specie vegetali diverse e, per questo motivo, anche se non molto amata dal pubblico, risulta spesso una specie impollinatrice.

A Ferrara la specie più osservata è stata il Trifoglio dei prati (Trifolium pratense), specie erbacea caratterizzata dalla presenza delle 3 foglioline da cui deriva appunto il nome Trifolium, che vive tipicamente nei nostri prati. Il trifoglio dei prati, o trifoglio rosso, è molto utilizzato come pianta foraggera e nella rotazione agraria al fine di arricchire i suoli.

Quasi tutte le città italiane che hanno aderito alla challenge sono state coordinate dal Cluster Biodiversità Italia di Cesab – Centro ricerche in scienze ambientali e biotecnologie di Roma, che ha coagulato la collaborazione di numerosi enti e associazioni che hanno supportato la challenge: alleghiamo il report finale e l’infografica preparati dal Cluster.

Fra pochi giorni, ogni partecipante riceverà l’attestato di cittadino-scienziato.

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