Come ogni anno dal 2006, anche per l’edizione 2025 del Palio di Ferrara si alza la voce del dissenso animalista. Sabato 31 maggio, nella cornice di una città pronta a celebrare una delle sue tradizioni più antiche, i gruppi Animal Defenders, Animal Voices United e il Movimento Centopercentoanimalisti scenderanno in presidio per manifestare contro l’uso di cavalli e asine nelle competizioni previste in Piazza Ariostea.

La manifestazione di protesta, che vedrà la partecipazione di una delegazione ufficiale del movimento Centopercentoanimalisti, vuole richiamare l’attenzione sull’aspetto più controverso del Palio: l’utilizzo di animali in gare che, secondo gli attivisti, “nascondono dietro il termine ‘tradizione’ un vero e proprio business, fondato sullo sfruttamento e sul dolore di esseri senzienti”.

Il ricordo va subito a Polveroso, il cavallo morto durante le prove del Palio di Legnano nel 2024. Il fantino coinvolto, noto come Pes, è annunciato tra i concorrenti dell’edizione ferrarese. Una circostanza che ha ulteriormente infiammato il clima in vista dell’appuntamento di fine maggio.

Il Palio di Ferrara, in programma la sera del 31 maggio, prevede la sfida tra otto contrade cittadine attraverso corse equine e asinine. Per gli attivisti, tuttavia, “questa pratica è retrograda e moralmente degradante, un rituale violento mascherato da folklore”. “Non siamo contrari ai Palii in sé” chiarisce il comunicato firmato dai tre movimenti, “ma saremo sempre contrari all’uso degli animali in queste manifestazioni”.

Dal 2006, anno tragico in cui due cavalli furono soppressi a seguito di incidenti durante la corsa, le proteste contro il Palio ferrarese non si sono mai interrotte.