Bondeno. Grande partecipazione e un’atmosfera di forte entusiasmo hanno caratterizzato il pranzo che ha visto protagonista Stefano Bonaccini a Bondeno. L’evento ha riunito circa 150 persone, testimoniando la vivacità e l’impegno del Partito Democratico sul territorio in un momento cruciale per l’Europa e per il nostro Paese.

Durante il suo intervento Stefano Bonaccini ha toccato diversi temi cruciali, ribadendo la sua visione e gli obiettivi futuri del partito, con un forte richiamo all’attualità internazionale e ai valori fondanti.

Tra i passaggi salienti, con una ferma condanna, Bonaccini si è espresso contro la brutale aggressione di Putin all’Ucraina. Ha ricordato che “la storia ci insegna che, per difendere la libertà e la democrazia, spesso è necessario lottare ricordando che il Paese invaso è l’Ucraina e quindi bisogna lavorare per arrivare ad una pace giusta innanzitutto nei confronti dell’Ucraina”. Ha chiarito dunque la sua visione per il futuro della difesa europea: “Non sono favorevole a un aumento degli armamenti dei singoli stati membri dell’Unione Europea, ma credo fermamente nella necessità di costruire una difesa comune europea, forte e coordinata, capace di garantire la nostra sicurezza collettiva”.

Rispetto alla situazione in Medio Oriente, con la consueta chiarezza, ha definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu un “criminale”, esprimendo una chiara e netta posizione sulla tragedia umanitaria in Palestina e sulla necessità di una soluzione giusta e pacifica. Bonaccini ha detto che va fermata una carneficina disumana, anche ragionando su sanzioni contro il governo e i membri stessi, con la stessa logica sanzionatoria che si applica contro la Russia.

L’Eurodeputato ha chiosato sulla necessaria unità del Centrosinistra rimarcando con forza la necessità di mantenere l’unità delle forze alternative al Governo Meloni che è in affanno e che sta mancando qualsiasi progettualità di politica industriale. Bonaccini si è infine scagliato duramente contro i tagli del Ministro Salvini alle strade provinciali, evidenziando come il 70% in meno di fondi significa bloccare tutto e tenerci le strade così come sono.

Ha poi fatto un passaggio sulle future elezioni amministrative ribadendo la necessità di un partito che stia tra le persone, a contatto con i problemi di chi lavora e produce.