Tra i giovani quartetti d’archi più interessanti del panorama europeo, il Protean Quartet è il protagonista del concerto con cui prosegue venerdì 30 maggio – inizio alle 20.30 – “Ferrara Musica Xtra”, ciclo di tre concerti cameristici dislocati in spazi cittadini di grande fascino.
Dopo il successo del primo concerto, che ha visto il violinista Stephen Waarts esibirsi a Palazzo Schifanoia, sarà il Salone d’onore della Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti a ospitare l’ensemble spagnolo, che proporrà un concerto dal format particolare, ispirato dall’interazione di concetti antagonisti – individualismo contro collettivismo e silenzio contro suono – esplorando il loro riflesso nella musica e il loro impatto sulla vita.
Il programma musicale include brani suonati senza soluzione di continuità a partire da compositori dell’alto medioevo, fino ad Arvo Pärt e Philip Glass. Come spiegano i componenti del Protean Quartet nelle note di sala, «Il percorso prende l’avvio con il Ricercare per violino solo di Giovanni Bassano, un’esplorazione solitaria che mette in risalto la potenza espressiva del violino solo. Si procede per accumulo, con O vis aeternitatis di Hildegard von Bingen, dove gli strumenti protagonisti sono due, viola e violoncello, e si intrecciano in un dialogo mistico evocando la polarità tra terreno e divino. La Sonata in re maggiore a Imitazione delle Campane di Johann Paul von Westhoff trasporta la dualità in una dimensione onomatopeica, con gli strumenti che si rispondono e si completano a vicenda, creando un’illusione di risonanza multipla. Con Johann Sebastian Bach, la dualità si manifesta nella complessità contrappuntistica dell’Arte della Fuga: il tema viene scomposto e ricomposto, svelando le infinite possibilità di variazione e combinazione. Mille Regretz di Josquin des Prez e la Fantasia 9 di Henry Purcell aggiungono ulteriori strati di profondità, esplorando la dialettica tra emozione e struttura, tra espressione personale e forma musicale. La seconda parte del programma si immerge nella modernità, con il Quartetto per archi n. 2 (Company) di Philip Glass, un’opera minimalista che esplora la ripetizione e la variazione, creando un senso di ipnosi e immersione. Le opere di Arvo Pärt, Da pacem Domine e Summa, portano la dualità nella dimensione spirituale, con le voci che si fondono in un’armonia contemplativa, invitando l’ascoltatore a un’esperienza di unità interiore». Più che un semplice concerto, la performance invita il pubblico in uno spazio intimo e immersivo, dove musica e luce si intrecciano per risvegliare uno stato d’animo riflessivo, quasi spirituale. L’idea del Protean Quartet è quella di proporre un’esperienza che ridefinisce i confini tra interprete e ascoltatore, in cui ogni nota e ogni raggio di luce diventano un battito condiviso, conducendo tutti lungo un viaggio di unità e contemplazione.
Il Protean Quartet è stato fondato nel 2018 a Basilea e prende il nome da Proteo, figura mitologica greca capace di cambiare forma a piacimento. Il quartetto si identifica con uno spirito critico in continua evoluzione, in costante dialogo con la musica e tra i suoi membri, alla ricerca di nuove idee e impulsi creativi. Con un focus sull’interpretazione storicamente informata, il Protean Quartet esplora il repertorio per quartetto d’archi dal periodo barocco fino all’epoca romantica, con una particolare attenzione alla riscoperta della musica di tradizione spagnola. L’ensemble ha ottenuto il Primo Premio al York Early Music International Young Artists Competition 2022, così come il Primo Premio al Concorso Biagio Marini 2020. Sin dalla sua fondazione, il quartetto si è esibito in importanti festival, tra cui il Festival Oude Muziek Utrecht, lo York Early Music Festival, il Festival Concentus Moraviae nella Repubblica Ceca, il FIAS di Madrid e il Festival de Saintes. Inoltre, fa parte del programma europeo “Merita Platform” per quartetti d’archi, all’interno del quale ha sviluppato un concept performativo attualmente in tournée in tutta Europa. Oltre alla loro dedizione al repertorio per quartetto, i membri del Protean Quartet collaborano regolarmente con alcune delle più importanti formazioni della scena barocca, tra cui Akademie für Alte Musik Berlin, Lautten Compagney e Gli Incogniti.
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