Cronaca
27 Maggio 2025
Martedì 27 maggio. Il Comune di Ferrara costituito parte civile

Mafia nigeriana, a Roma la Cassazione si pronuncia

di Redazione | 2 min

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Mafia nigeriana. La Cassazione scrive la parola fine

La Corte di Cassazione scrive la parola fine sul processo al clan Vikings/Arobaga, rigettando i ricorsi delle difese e rendendo definitive le tredici condanne ai membri del cult, ma soprattutto confermando che quella che dominava a Ferrara - e specialmente in zona Gad - era mafia nigeriana

Nella giornata di martedì 27 maggio alle 10 la Suprema Corte di Cassazione si pronuncerà sul processo che a lungo ha scosso nel profondo la comunità di Ferrara: quello alla mafia nigeriana degli Arobaga Vikings, riconosciuta nei precedenti gradi di giudizio come una delle organizzazioni criminali più aggressive e strutturate radicate in Italia, che aveva proprio a Ferrara la città in cui il sodalizio criminale di stampo mafioso “primeggiava”.

Un’organizzazione responsabile di traffico internazionale di droga, violenze efferate, controllo territoriale armato e intimidazione sistematica nella nostra città, in particolare nella zona Gad, tra il 2014 e il 2019.

Le sentenze precedenti – quella del Tribunale di Ferrara nel 2023 e della Corte di Appello nel 2024 – hanno tracciato un quadro netto e al contempo drammatico: Ferrara, insieme ad altre città italiane (Parma, Padova, Vicenza, Venezia e Torino), era diventata uno snodo strategico del narcotraffico gestito da un sodalizio mafioso di matrice etnico-tribale, dotato di una rigida gerarchia, un linguaggio in codice, rituali di affiliazione violenti e un potere coercitivo proprio delle organizzazioni mafiose.

Nel secondo grado di giudizio erano stati condannati 17 imputati degli Arobaga Vikings. Il Comune di Ferrara, costituitosi parte civile in tutti i gradi di giudizio e anche dinanzi agli ermellini, aveva già ottenuto il riconoscimento a un risarcimento di 100.000 euro e il riconoscimento del danno morale subito dalla comunità cittadina.

Per il Comune di Ferrara, assistito dall’avvocato Giacomo Forlani, sarà presente in aula l’assessore Cristina Coletti.

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