Ferrara entra nella top ten delle città con migliore qualità della vita per i giovani, piazzandosi al quinto posto della classifica sulla Qualità della vita per fasce d’età de Il Sole 24 Ore.

Nelle graduatorie che misurano il benessere di anziani, giovani e bambini sul territorio italiano, Ferrara è invece 39ª per i bambini e 35ª per gli anziani.

L’edizione 2025 degli indici generazionali del Sole 24 Ore è stata presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento: le classifiche misurano, ormai da cinque anni, le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute.

Bolzano svetta nella graduatoria sulla Qualità della vita degli over 65, seguita da Treviso e Trento. Gorizia si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa nell’indice rivolto ai giovani, che fotografa le opportunità offerte dai territori ai residenti tra 18 e 35 anni, inseguita proprio da Bolzano, Cuneo e Trieste. Infine, Lecco, Siena e Aosta occupano il podio della graduatoria che misura il benessere dei bambini.

Ciascuno dei tre indici sintetici generazionali è calcolato su parametri statistici, forniti da fonti certificate (tra cui Istat, Infocamere, Iqvia, Siae, Tagliacarne) in grado di raccontare il livello di benessere nei territori. Il lavoro quest’anno si arricchisce di nuovi indicatori (passando da 12 a 15 parametri per ciascuna graduatoria). Tra i nuovi indicatori inseriti in questa edizione si segnalano le risposte rilevate da Istat nell’ultima indagine sul «Benessere e sicurezza delle persone» sulla qualità delle reti familiari (presenza di parenti su cui contare) e sulla sicurezza percepita (paura di camminare la sera al buio in strada). Inseriti anche gli incidenti stradali notturni, che troppo spesso coinvolgono i più giovani nelle grandi città italiane (Milano è ultima in questo parametro) e il consumo di farmaci contro l’obesità, sempre più diffusi tra gli anziani.

Partendo dalla generazione più giovane, Ferrara è al 39º posto per la qualità di vita dei bambini. In questa macro categoria rientrano gli indici del tasso di fecondità (numero medio di figli per donna) dove siamo al 73º posto, quarto posto per spesa sociale per famiglie e minori, 13º per verde attrezzato (mq per bambino 0-14 anni nel comune capoluogo), 64º per competenza numerica non adeguata (in % studenti di terza media), 32º per retta della mensa scolastica (incidenza % sul reddito pro capite nella scuola primaria), 38º per edifici scolastici con la mensa, solo 89º per edifici scolastici con la palestra, 43º per progetti Pnrr per l’istruzione, 53º per spazio abitativo (mq medi per abitante del settore residenziale, 63º per relazioni sociali (parenti maggiori dei 14 anni su cui contare), nono per pediatri, 45º per indice sport e bambini (praticanti, scuole e risultati), 97º per delitti denunciati a danno di minori.

Quanto ai giovani (dove la provincia estense si piazza, come detto, al quinto posto), siamo al 18º posto per disoccupazione giovanile, 68º per trasformazioni a tempo indeterminato, solo 98º per soddisfazione per il proprio lavoro, 66º per imprenditorialità giovanile, 86º per gap affitti tra centro e periferia (differenza per canone medio di un bilocale nel comune capoluogo), 36º per laureati (in % su popolazione 25-39 anni), 70º per canone di locazione, 70º per quoziente di nuzialità (matrimoni celebrati ogni mille abitanti), 16º per età media al parto, prima per aree sportive (Mq per residente 18-35 anni nel comune capoluogo, 13º per classifica sulla Qualità della vita per fasce d’età- locali e organizzatori (numero ogni mille giovani under 35), 21º per classifica sulla Qualità della vita per fasce d’età, 12º per amministratori comunali under 40, 55º per percezione di insicurezza (maggiori di 14 anni nel camminare al buio da soli nella zona in cui abitano), 60º per incidenti stradali notturni.

Per la qualità di vita degli anziani, infine, la provincia di Ferrara è in 35ª posizione. È 69ª per speranza di vita a 65 anni, 97ª per consumo di farmaci per malattie croniche , 69ª per consumo di farmaci per depressione, 48ª per consumo di farmaci per obesità, 30ª per infermieri (non pediatrici), 20ª per geriatri, 46ª per posti letto nelle rsa (posti disponibili ogni mille over 65), 60ª per spesa sociale per anziani, 56ª per utenti dei servizi sociali comunali, 79ª alla voce persone sole, 44ª per importo medio pensioni di vecchiaia, seconda per pensionati con reddito pensionistico di basso importo, quinta per orti urbani (mq ogni 100 residenti con 65 anni e oltre nel comune capoluogo), 48ª per biblioteche e 68ª per esposti per inquinamento acustico.