Comacchio. C’era una volta a Comacchio la Fiera del Birdwatching: un evento internazionale di rilievo europeo, simbolo di un turismo lento, sostenibile e attento al patrimonio ambientale. Oggi, quell’esperienza sembra un ricordo lontano. E mentre il vuoto lasciato da anni di disinteresse non è stato colmato, nasce altrove una nuova iniziativa: si chiama Happy Birds Days e si terrà dal 30 maggio al 1° giugno… ma non a Comacchio, bensì a Marina Romea, nel comune di Ravenna.
La notizia ha suscitato la ferma reazione di Vito Troiani, coordinatore del gruppo civico Libera Comacchio, che definisce l’iniziativa come “l’ennesimo schiaffo a Comacchio”, puntando il dito contro l’inerzia dell’Amministrazione comunale. “Basta farsi sottrarre tutto” attacca Troiani, sottolineando come l’evento organizzato dal Parco del Delta del Po venga sì realizzato nel cuore dell’area protetta, ma “fuori da Comacchio, fuori dalle Valli, fuori da dove tutto è nato”.
Secondo Troiani, l’attuale giunta comunale ha mancato ancora una volta l’occasione di difendere il ruolo centrale di Comacchio all’interno del Delta: “I nostri amministratori? Silenti. Assenti. Incapaci di dettare le regole”. Una mancanza di visione che, a suo dire, ha ripercussioni concrete su economia e sviluppo: “Valorizzare e promuovere il nostro ambiente non è folklore: è economia, è strategia, è futuro”.
Il leader civico rimarca l’attrattività unica del territorio comacchiese, capace di unire paesaggio, cultura, gastronomia e accoglienza, con un’offerta turistica esperienziale molto richiesta dai visitatori stranieri. “Un turismo che resta giorni, che crea indotto, che dà lavoro”, afferma, denunciando come nel frattempo “Ravenna promuove, investe, ospita e raccoglie i frutti, mentre Comacchio resta alla finestra a guardare passare l’ennesimo treno”.
In un passaggio particolarmente incisivo, Troiani ammonisce: “Siamo seduti sopra a un tesoro ambientale straordinario — le Valli, i Lidi, l’entroterra — ma senza una visione politica, tutto viene ridotto a cartolina estiva senz’anima”.
Da qui l’appello a un cambio di passo: “Libera Comacchio rivendica un progetto alternativo, etico, competente, indipendente. Un progetto che sappia difendere le risorse locali, creare opportunità, rilanciare il ruolo centrale di Comacchio nel Delta”. Un progetto, soprattutto, che “smetta una volta per tutte di dire ‘sì’ a tutto ciò che ci svilisce”.
La conclusione è un invito chiaro all’azione e alla responsabilità: “Basta subire. È il momento di riportare Comacchio al ruolo che gli compete”.
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