di Giada Magnani
San Biagio. Sono una novantina i residenti delle vie Cascine, Morari, Gavasina e Nugarola, chiuse provvisoriamente al traffico e presidiate, evacuati nella mattinata per permettere le operazioni di bonifica della grossa bomba da 500 libbre, rinvenuta nei giorni scorsi a San Biagio, durante l’intervento di sminamento del terreno deputato alla realizzazione dalla varante alla Statale 16, nel tratto compreso tra Argenta e Ponte Bastia.
In azione, autorizzati e coordinati dalla prefettura di Ferrara, gli artificieri dell’8°Reggimento Guastatori e Paracadutisti della Folgore di stanza a Legnago di Verona.
I militari, al comando del Capitano Giuseppe Vene, dopo aver preparato il sito, hanno dissotterrato l’ordigno bellico, risalente alla 2ª Guerra Mondiale, tolto la spoletta, rimosso e caricato su di un camion militare per il trasporto in tutta sicurezza nelle campagne intorno a Filo di Alfonsine, a ridosso del fiume Reno, e farlo brillare.
Qui la bomba è stata posata sul fondo di una profonda buca, nuovamente interrata e ricoperta da un cumulo di terra. Quindi fatta esplodere con un sistema elettronico telecomandato a distanza, rilasciando un boato che si è udito anche a distanza.
Impegnati anche i Carabinieri, Polizia di Stato e Locale, Vigili del Fuoco, servizi di emergenza e soccorso, protezione civile ed associazioni di volontariato. Presente anche il sindaco Andrea Baldini che anche per loro ha avuto parole di ringraziamento ed apprezzamento.
Baldini nei giorni precedenti, invitando alla “massima collaborazione”, si è attivato per far recapitare alle famiglie da sfollare, rientrate poi a casa alla fine di tutto, un volantino informativo su come e cosa fare nell’occasione.
Sono state annullate due corse dei treni, ed una è stata ritardata, sulla linea ferrovia Ferrara-Ravenna. In loro sostituzione servizi bus.
Praticamente nessuno si è recato nei centri di addensamento della popolazione. Organizzato anche un briefing introduttivo per gli addetti a lavori.