Ferrara guida la classifica delle città emiliano-romagnole con il debito medio più alto: 30.663 euro. È quanto emerge da Finsight, l’osservatorio sul sovraindebitamento di Go Bravo, fintech specializzata nella gestione del debito privato. L’indagine, condotta su un campione di oltre 8.000 italiani in difficoltà economica (quasi 700 in regione), traccia un quadro allarmante: il sovraindebitamento è una realtà sempre più diffusa anche nel territorio estense.
In Emilia-Romagna, il profilo tipo della persona sovraindebitata è un uomo sui 50 anni, sposato, con un debito medio di 28mila euro. Ma a Ferrara la cifra supera sensibilmente la media regionale, toccando i 30.663 euro a testa. Solo Ravenna, Piacenza e Parma si avvicinano a questo dato, ma restano sotto la soglia dei 29mila euro.
Il dato ferrarese è ancora più significativo se si considera la dimensione contenuta della provincia, che rappresenta solo l’8% dei casi regionali, ma si colloca al primo posto per entità del debito. Un segnale che suggerisce una vulnerabilità finanziaria particolarmente accentuata nel territorio.
L’analisi mostra una correlazione inversa tra livello di istruzione e stabilità finanziaria: i laureati risultano i più indebitati, con un debito medio di 32mila euro, contro i 17mila di chi ha solo la scuola elementare. Un dato che, nel contesto ferrarese, potrebbe riflettere le difficoltà di inserimento lavorativo per i giovani altamente istruiti o la pressione economica che accompagna percorsi professionali più ambiziosi.
“Il fenomeno del sovraindebitamento è in crescita e coinvolge fasce sempre più ampie di popolazione”, ha dichiarato Daniel Martinez, Co-Country Manager di Go Bravo in Italia. “In questo contesto, il nostro ruolo è aiutare le persone a ristrutturare i debiti, ma serve un investimento strutturale sull’educazione finanziaria per prevenire queste situazioni”.
Il sovraindebitamento, spesso nascosto dietro un’apparente normalità, è un problema che mina la stabilità economica delle famiglie e alimenta il rischio di esclusione sociale. A Ferrara, città già alle prese con sfide occupazionali e demografiche, i dati di Finsight suonano come un chiaro campanello d’allarme per le istituzioni locali, chiamate a intervenire con misure di sostegno, informazione e prevenzione.
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