Cosa fa un drappo
La gravità e la ferocia di ciò che sta accadendo è direttamente proporzionale all’incapacità dell’Europa, delle istituzioni internazionali, della diplomazia di fare alcunché di fronte al genocidio del popolo palestinese
La gravità e la ferocia di ciò che sta accadendo è direttamente proporzionale all’incapacità dell’Europa, delle istituzioni internazionali, della diplomazia di fare alcunché di fronte al genocidio del popolo palestinese
In vista delle consultazioni referendarie dell'8 e 9 giugno prossimi, che vedranno i cittadini chiamati a esprimersi su cinque quesiti abrogativi riguardanti cittadinanza e lavoro, si terrà martedì 27 maggio alle ore 20,45 un incontro pubblico formativo-informativo presso il Cinema Santo Spirito di Ferrara
Un congresso che segna una svolta importante quello che il Psi di Ferrara ha tenuto all'Hotel Carlton. Un congresso che ha visto il passaggio di testimone tra due figure storiche del socialismo locale
L’8 e il 9 giugno prossimi si vota su cinque quesiti referendari accomunati dall’obiettivo di rimettere la persona al centro nella disciplina del lavoro e nella disciplina della cittadinanza
Tutte le opposizioni, dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per la Civica Anselmo e La Comune di Ferrara chiedono di convocare la Terza Commissione per poterne discutere
Martedì 27 maggio, dalle 9 alle 13, AMAS-ER (Assemblea dei Movimenti Ambientalisti e Sociali dell’Emilia-Romagna) sarà in presidio sotto la sede della Regione, in concomitanza con la seduta dell’Assemblea legislativa, per denunciare l’assenza di una vera svolta nelle politiche ambientali e sociali regionali. La rete, nata dopo la manifestazione del 26 ottobre scorso e composta da comitati, associazioni e collettivi di tutto il territorio, ribadisce che “una storia diversa è possibile”, ma oggi del tutto disattesa.
“Nelle scelte regionali non c’è traccia della svolta nelle politiche ambientali e sociali che invochiamo da tempo – afferma AMAS-ER – e non si sta producendo neanche un ascolto e un confronto sufficientemente strutturato sulle proposte che abbiamo elaborato.”
Al centro della protesta ci sono le molteplici criticità che, secondo AMAS-ER, caratterizzano l’attuale linea politica della Regione: proposte di legge ambientali ferme nelle commissioni, una legge sulle rinnovabili giudicata “del tutto insufficiente a prefigurare una transizione energetica utile”, e il rilancio di grandi opere come il Passante di Mezzo di Bologna, insieme a un aumento “degli interventi di taglio degli alberi e di aggressione alle aree verdi”.
L’elenco delle emergenze, secondo la rete, è lungo: “Non si intravedono politiche in grado di dare risposte al degrado della montagna, al continuo avanzare del consumo di suolo, alla privatizzazione dei beni comuni, al dissesto idrogeologico, alla ridiscussione degli assetti aeroportuali, all’espansione degli allevamenti intensivi.”
Preoccupano anche gli scenari globali: “Gli ultimi studi indicano che i fenomeni climatici attivati tendono ormai a rendere irreversibile il processo. Il tempo della transizione ecologica si riduce a pochi anni.”
Oltre al presidio del 27 maggio, AMAS-ER annuncia la partecipazione alle mobilitazioni nazionali contro il DL Sicurezza e contro il riarmo europeo: “Difesa ed espansione della democrazia, affermazione della pace e conferma del ruolo delle tutele sociali costituiscono l’ambito entro il quale si possono mettere in campo anche politiche che guardano alla salvaguardia del pianeta.”
Concludono con un appello diretto: “Chiediamo che la Giunta regionale, l’Assemblea e i consiglieri si decidano, nelle forme che si riterranno opportune, a sviluppare momenti di incontro e confronto per poter discutere in modo approfondito delle istanze che avanziamo”.
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