La nuova velostazione al centro di un’interpellanza di Marzia Marchi, consigliera del Movimento 5 Stelle, con la quale vengono chiesti “i criteri con cui si è adottata una soluzione di deposito bici altamente dispersiva dello spazio e poco pratica nel parcheggio delle biciclette, come segnalato dalla stessa Fiab Ferrara”.
Chiedono anche di sapere quanto “costi al cittadino la sorveglianza a cura della Securfox, dato che la vigilanza è a carico della società Ferrara Tua interamente controllata dal Comune”. Marchi ne segnala “una presenza discontinua”.
Vorrebbero anche capire “la forma con cui l’amministrazione si prefigge di gestire il futuro deposito bagagli, la nuova area di deposito biciclette al coperto e l’officina per piccole riparazioni che prima costituiva un economico servizio per i cittadini ed era una fonte di reddito per alcuni lavoratori privati”.
E infine chiedono di “conoscere i tempi di realizzazione del secondo lotto e offrire una reale soluzione al parcheggio delle bici dei pendolari”.
“Sono terminati – ricorda Marchi – da un paio di mesi i lavori che dovrebbero aver aumentato la sicurezza alla velostazione di Ferrara, grazie all’ingresso tramite cancello nell’area degli stalli attraverso un’app di FerraraTUA che permette di acquisire il biglietto gratuito”.
La consigliera fa anche notare ciò che segnala la Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta): “Gli stalli attuali sono altamente insufficienti perché scarsi di numero, non sicuri e di difficile fruibilità e che l’area coperta adibita a velostazione permetterebbe di ospitare molte più bici di quelle attualmente malamente ospitate”. Marchi fa anche notare che “con un’altra tipologia di stalli il numero di biciclette potrebbe triplicare”.
Altro passaggio notato dalla consigliera riguarda sempre una richiesta di Fiab che “chiede di rivedere il progetto per rendere la Velostazione uno strumento a favore di chi sceglie di usare la bici”.
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