Dopo le minacce all’avvocato Enrico Segala, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara – tramite una delibera – richiama l’attenzione del Consiglio Nazionale Forense sulla “crescente frequenza con cui gli avvocati risultano esposti a rischi di varia natura nell’esercizio della loro professione e in particolare nell’interazione con i propri clienti, dovendo fronteggiare situazioni che ne compromettono non soltanto la loro serenità ma finanche la loro incolumità personale”.

“Sempre più spesso – afferma l’Ordine – le cronache riportano casi di avvocati destinatari di minacce, aggressioni e intimidazioni da parte dei loro stessi assistiti che, sovente, attribuiscono ai difensori la responsabilità di ogni criticità riguardante il settore della giustizia. Quello occorso all’avvocato Enrico Segala, iscritto all’Albo degli Avvocati di Ferrara, è soltanto l’ultimo di questi episodi”.

Il Consiglio dell’Ordine ripercorre la vicenda: “Il collega ha assistito un cittadino straniero destinatario di un ordine di espulsione avverso il quale aveva proposto tempestivo ricorso comprensivo d’istanza di sospensione, nelle more del giudizio di merito, dell’efficacia del provvedimento impugnato. Il Giudicante fissava l’udienza di discussione ma, anche in conseguenza di talune condotte dell’interessato, riteneva insussistenti i presupposti per la sospensiva, con conseguente rimpatrio del cittadino straniero”.

“Da quel momento – prosegue l’avvocato Segala è stato raggiunto da numerosi messaggi intimidatori con i quali il suo assistito esigeva la restituzione dei modesti importi versati al legale a titolo di compenso, ulteriormente aggravati dalle minacce di morte laddove la somma non gli fosse stata tempestivamente accreditata. Il cliente alternava generiche minacce a intimidazioni più circostanziate, quale la prospettazione all’avvocato Segala della sua prossima morte in un incidente d’auto provocato dai rituali magici di una sorta di padre spirituale cui il cliente si sarebbe rivolto proprio a questo scopo”.

A tal proposito – considerato “il sempre maggior rischio a cui gli avvocati sono esposti nell’esercizio della professione” – il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara chiede che il Consiglio Nazionale Forense “voglia prendere in carico la presente segnalazione al fine di avviare una concreta riflessione funzionale alla sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto della figura e dell’attività degli avvocati”.