Politica
23 Maggio 2025
La provincia di Ferrara sta fornendo uno tra i maggiori contributi nella produzione di energia da fonti rinnovabili

Rinnovabili, lo stallo dopo il Tar: Calvano: “Governo riscriva il decreto”

di Redazione | 3 min

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Si è svolta in Regione, in Commissione III, l’informativa dell’assessora all’Ambiente Irene Priolo, che ha fatto il punto sullo stallo normativo che ha colpito il settore delle energie rinnovabili a seguito della recente sentenza del Tar del Lazio.

Il tribunale ha infatti annullato il decreto del Ministero dell’Ambiente che individuava le aree idonee per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, evidenziando diverse anomalie tra cui il fatto che il provvedimento lasciasse eccessiva discrezionalità alle Regioni.

Una decisione che ha avuto effetti immediati: la legge regionale dell’Emilia-Romagna, che puntava a regolamentare con maggiore chiarezza la localizzazione degli impianti, è stata sospesa in attesa della riscrittura del decreto statale. Il testo regionale prevedeva la suddivisione del territorio in aree idonee, non idonee e ordinarie, cercando di bilanciare l’esigenza di sviluppo delle fonti rinnovabili con la salvaguardia del paesaggio e delle attività agricole.

Tra le novità più significative contenute nella legge sospesa, figurava l’introduzione di criteri per evitare la concentrazione eccessiva di impianti in specifiche aree e la distinzione tra impianti destinati all’autoproduzione e quelli di carattere puramente industriale, non legati all’agricoltura.

“Con quella legge avevamo costruito uno strumento utile, migliorabile certo, ma che dava ai Comuni la possibilità di governare in modo ordinato la transizione energetica, senza sacrificare le esigenze dei territori”, ha spiegato Paolo Calvano, capogruppo del Partito Democratico in Regione. “Purtroppo oggi ci troviamo in una situazione di blocco, frutto di un decreto nazionale scritto male. Confidiamo che il Governo corregga il tiro in tempi rapidi, auspicabilmente ben prima dei 60 giorni previsti per la riscrittura”.

Calvano ha inoltre assicurato che l’Assemblea legislativa e il gruppo consiliare del PD non resteranno fermi: “Useremo queste settimane per ascoltare i territori, confrontarci con enti locali, associazioni e comitati, per raccogliere proposte e osservazioni utili a migliorare ulteriormente il testo quando potremo riprendere il percorso legislativo”.

Focus sulla situazione ferrarese in base al monitoraggio regionale

Nel frattempo, il monitoraggio regionale mette in evidenza come la provincia di Ferrara sia quella che sta fornendo uno tra i maggiori contributi nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Solo nel 2024, da gennaio a dicembre, sono state rilasciate 14 autorizzazioni per impianti fotovoltaici, con una potenza complessiva di 242 MW elettrici (MWe). Un numero che da solo rappresenta una quota consistente dei 364 MWe totali autorizzati in tutta la regione.

A questi si aggiungono progetti in fase di valutazione a livello statale per ulteriori 855 MW: se approvati, il territorio ferrarese supererà abbondantemente il gigawatt di nuova energia fotovoltaica installata.

Sempre nel 2024, sono state presentate 18 domande per impianti a biometano, di cui 7 già autorizzate. Una volta attivi, questi impianti potrebbero arrivare a produrre 8,2 milioni di standard metri cubi all’ora (MSmc/h), posizionando Ferrara come leader regionale in questo settore.

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