Eventi e cultura
22 Maggio 2025

“Dove l’IA non guarda”. A Grisù con l’artista Valerie Tameu

di Redazione | 4 min

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Venerdì 23 e sabato 24 maggio Factory Grisù ospiterà una serie di eventi pubblici in collaborazione con l’artista e performer Valerie Tameu, dedicati al tema “Dove l’IA non guarda”.

Una performance, un deep talk filosofico e e un workshop costruiscono insieme un percorso esperienziale e teorico per indagare ciò che resta fuori dallo sguardo dell’IA e dei suoi algoritmi: culture marginalizzate, narrazioni non occidentali, corpi e memorie negate. Il focus proposto utilizza quindi l’arte come sguardo privilegiato per scoprire tendenze e per interrogare il contemporaneo, nell’area tematica dei new media. L’intelligenza artificiale è uno strumento neutrale? Oppure, nel suo utilizzo, non facciamo che riprodurre schemi acquisiti? E quanto questi schemi riguardano la nostra stessa cultura? E se le mie radici culturali non fossero in un solo luogo?

L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di incontri pubblici del progetto Make Together 2025, promosso dal Comune di Ferrara e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Fondo per le Politiche giovanili, con l’obiettivo di coinvolgere gli hub creativi della città nella ricerca di soluzioni innovative per migliorare la ricerca di lavoro per i giovani. Tra maggio e giugno si terranno infatti quattro weekend in tre spazi simbolo della rigenerazione urbana (oltre a Grisù, anche all’ex Verdi e a Wunderkammer), con decine di ospiti da tutta Italia per esplorare le professioni di domani.

Questo il programma dettagliato di venerdì 23 e sabato 24 maggio:

VENERDÌ 23 MAGGIO
h.19.15 – PERFORMANCE
VALERIE TAMEU
Metabolo II: Orynthia. La Città Sommersa

Metabolo II: Orynthia è una performance multimediale che intreccia intelligenza artificiale, ecosistemi naturali e mitologia africana, con l’acqua come elemento fluido e connettivo. Ispirata alla figura ambivalente di Mami Wata — divinità acquatica dell’Africa occidentale ed equatoriale, simbolo di potenza, trasformazione e rottura dei confini — l’opera immagina un mondo afrofuturista e post-antropocentrico. Due intelligenze artificiali, addestrate con dataset non antropocentrici e non occidentalocentrici, traducono i movimenti dei pesci in suono e costruiscono un archivio vivente di danze in suo onore. Un ambiente VR evoca una città sommersa, spazio sensibile e politico in cui immergersi. La tecnologia non è neutrale, ma consapevole: uno strumento di cui ci assumiamo la responsabilità e il condizionamento. Orynthia apre uno spazio per narrazioni marginalizzate e nuove mitologie, invitando a immaginare forme di coesistenza tra corpi, memorie e intelligenze.

SABATO 24 MAGGIO
h.10.15 – TALK
VALERIE TAMEU, GINEVRA LUDOVICI, ALFREDO ALIETTI.
404/Not Found: antidoti alla colonizzazione globale della conoscenza.

Assieme a Valerie Tameu, artista e performer, Ginevra Ludovici, ricercatrice e curatrice artistica, ed Alfedo Alietti sociologo dell’Università di Ferrara, esploreremo la necessità di trascendere e di sfidare quei sistemi di pensiero che funzionano come strumenti di disciplina e di neutralizzazione, aprendo la strada ad approcci alternativi, a volte definiti come decoloniali. Lungo questo percorso incroceremo alcune pratiche artistiche in grado di interrogare il processo di costruzione della memoria storica in relazione all’ambiente urbano, attraverso alcune esperienze esemplari, e vedremo come costruire nuove relazioni possibili tra individui, gruppi ed ambienti urbani.

SABATO 24 MAGGIO
h.15.15 – WORKSHOP
VALERIE TAMEU
Bug di Sistema: come usare la tecnologia per dare spazio a ciò che resta fuori dal suo sguardo. 

La tecnologia non è neutrale: L’AI assorbe e riproduce gli stereotipi culturali di chi la sviluppa, amplificando visioni coloniali e modelli dominanti. Per questo, anziché deresponsabilizzarci nel suo utilizzo, possiamo analizzare come viene allenata e in che modo influenza la nostra percezione del mondo.
Il laboratorio nasce da Metabolo II: Orynthia, un progetto che intreccia mitologie dell’Africa occidentale e tecnologia per esplorare immaginari e narrazioni ispirate alla science fiction e all’African Futurism. Partendo da questa prospettiva, apriremo una riflessione sulle rappresentazioni digitali e sui bias radicati nelle tecnologie, interrogando il ruolo dell’intelligenza artificiale nella costruzione delle narrazioni e dei corpi, e mettendo in discussione l’idea che sia uno strumento neutrale.
Il laboratorio diventerà così un’occasione per immaginare spazi di appartenenza più fluidi e aderenti a noi, in cui corpi e tecnologie si intrecciano in narrazioni alternative di autoaffermazione.
Attraverso pratiche di movimento, sperimentazione visiva e costruzione collettiva di storie, esploreremo nuovi modi di abitare lo spazio digitale, rispondendo con immaginari radicali a ciò che resta escluso dalle griglie del riconoscimento tecnologico mainstream.

INFO E PRENOTAZIONI

Tutti gli incontri sono gratuiti. Prenotazione obbligatoria per il workshop e consigliata per gli altri eventi, scrivendo a info@factorygrisu.it.

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