Eventi e cultura
20 Maggio 2025
Giovedì 22 maggio al Libraccio per le celebrazioni per la Festa dell'Europa dal Centro di documentazione e studi sull'Unione europea (Cde) dell'Università di Ferrara

Romano Prodi a Ferrara per presentare “Il dovere della speranza”

di Redazione | 2 min

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Giovedì 22 maggio alle ore 17.30, nella sala dell’Oratorio San Crispino della libreria Libraccio di Ferrara, in collaborazione con il Centro di documentazione e studi sull’Unione europea Università degli Studi di Ferrara, per la rassegna “L’Europa tra i libri” sarà ospite Romano Prodi per la presentazione del libro che ha scritto assieme a Massimo Giannini “Il dovere della speranza” (Rizzoli).

Dialogano con l’autore Jacopo Alberti e Cristiana Fioravanti, docenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara

L’iniziativa, realizzata nell’ambito delle celebrazioni per la Festa dell’Europa dal Centro di documentazione e studi sull’Unione europea (Cde) dell’Università di Ferrara, in collaborazione con la libreria Libraccio, fa parte della rassegna LettEUraria “L’Europa tra i libri”, nata da un’idea di Europe Direct Emilia-Romagna e Upi Emilia-Romagna.

“Sono tutti buoni a parlare con San Francesco, il problema è quando devi parlare con il lupo”. Romano Prodi ne ha incontrati tanti di lupi, ma ha sempre saputo che è necessario parlare anche con i dittatori, tenendo ferme le proprie ragioni. La vera questione è la nostra perdita di orizzonti sui grandi problemi che affliggono le democrazie. Custodire e promuovere “il dovere della speranza” vuol dire non arrendersi alla progressiva evanescenza europea. Vuol dire continuare a credere in una politica internazionale che non sia solo uno strumento dottrinario di rese dei conti. Perché il rischio di perdere tutto è incredibilmente concreto. “Nessuno si ingegna per provare a salvare le conquiste che hanno reso l’Europa la terra dei diritti e delle libertà solidali” afferma Prodi. “Nessuno pensa a preservare e rilanciare l’eredità buona del XX secolo, che ci ha lasciato le due più immani sciagure di sempre, cioè le due guerre mondiali, ma ci ha anche donato la più grande invenzione delle democrazie moderne, cioè il Welfare State.” E in questa lunga conversazione con Massimo Giannini sulla posta in gioco del mondo che verrà, emergono tutti i principali nodi conflittuali di oggi: autocrazie contro democrazie, civiltà contro barbarie, la dea incompiuta e irrisolta dell’Europa fino a toccare i nervi scoperti dei problemi interni al nostro Paese. Il risultato è un confronto serrato su tutti i grandi mali che rischiano di polverizzare il lungo lavoro di cost

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