Politica
20 Maggio 2025
Question Time in Consiglio comunale: la consigliera Sara Conforti (Pd) solleva il caso dei gravi disagi vissuti dai residenti e chiede un intervento urgente di riqualificazione ambientale

Via Bonetti, un quartiere sacrificato sul binario del cemento

di Redazione | 2 min

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Cinque anni di polvere, rumore, vibrazioni e una convivenza forzata con il cemento. È questa la realtà quotidiana dei residenti di via Giovanni Bonetti, finiti al centro di un’interrogazione presentata dalla consigliera comunale del Partito Democratico Sara Conforti. L’interrogazione, ancora in attesa di discussione in aula, solleva un caso che definisce emblematico: quello di una comunità che, a fronte di un’opera infrastrutturale annunciata come migliorativa per l’intera città, ha subito un “carico sproporzionato di criticità”.

Nella lunga e articolata premessa del documento, Conforti ripercorre gli effetti che i lavori per l’interramento ferroviario – iniziati nel luglio 2020 – hanno avuto su quella zona: “Già dalle prime fasi dei lavori ‘pesanti’, i residenti hanno sperimentato oltre a problemi diffusi di polvere, rumori e vibrazioni, una cronica mancanza di spazi per la sosta e manovra delle proprie auto che hanno gravemente inciso sulla ‘qualità della vita’ e sul ‘benessere della quotidianità’”.

Ma il cuore della critica politica si concentra sul divario tra promesse e realtà: “La promessa iniziale di ‘riqualificazione’ e di un ‘positivo impatto ecoambientale’ si è scontrata con la realtà”. Via Bonetti, un tempo alberata, oggi si presenta come “un’area grigia e priva di elementi naturali”, dopo “la completa eliminazione del verde urbano preesistente a seguito di un ‘pesante intervento di copertura in cemento’”.

Tra gli interventi più contestati, la recente installazione di una rete di protezione metallica, percepita dai residenti come ulteriore deturpazione: “Una gabbia con il posizionamento di una rete di protezione che toglie ulteriore dignità al vivere invece che restituirla, come sarebbe stato se fosse stata scelta una soluzione esteticamente più consona, come le staccionate utilizzate in casi analoghi”.

L’interrogazione punta infine il dito contro l’inadeguatezza delle risposte istituzionali: “La percezione di un intervento tardivo da parte delle istituzioni nel rispondere a queste problematiche, iniziate nel 2020 e ancora al centro delle cronache nel 2025, ha alimentato la frustrazione e la ‘rabbia’ della comunità, che si è sentita ‘non ascoltata’”.

La consigliera Conforti chiede all’Amministrazione comunale di chiarire “cosa si prevede per rendere il manufatto a copertura dell’interramento della ferrovia nella zona prospiciente le abitazioni di via Bonetti anche nell’ottica di mitigare il calore scaturito dal cemento con il posizionamento di aree verdi e alberature”.

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