“La soddisfazione principale è per essere riusciti a mantenere il posto di lavoro di tanti dipendenti che in questi giorni avevano il terrore negli occhi“. È da poco finita Spal-Milan Futuro, quando Francesco Baldini arriva in sala stampa e – davanti ai giornalisti – commenta con queste parole la salvezza appena conquistata dai biancazzurri, grazie alla doppietta di Molina.
“La partita dell’andata è stata brutta, loro l’avevano preparata meglio, ma l’unico errore che hanno fatto – ha esordito – è stato lasciarci ancora in vita. Questa sera mi sento in dovere di chiedere ancora scusa per la stagione fatta, nonostante sia arrivato nelle ultime tredici partite. Perché questa non è stata una stagione da Spal e non lo è stato nemmeno il finale di campionato”.
Oltre 10mila tifosi hanno spinto i biancazzurri alla vittoria. “C’è da chiedere scusa a questa gente che merita altre situazioni. I ragazzi sono stati veramente bravi ad accendere la miccia, anche se mi viene da dire che sia stata buttata via la stagione, se la squadra gioca l’ultima partita dell’anno in questo modo. C’è però soddisfazione per aver dato alla Spal la possibilità di ripartire”.
“La prossima – ha proseguito – dovrà essere di sicuro un’altra stagione. La Spal merita altro e lo meritano anche tutti i dipendenti. La società non ci ha fatto mancare niente, e nemmeno il presidente, che ci è sempre sparo vicino. C’era una tensione giusta, l’abbiamo preparata bene. Ma per la Spal deve essere l’ultimo campionato giocato così”.
Per Baldini è presto parlare di futuro: “Non ho neanche le forze per pensare a questo ora. Da tempo correvo dietro alla Spal e il mio dispiacere è stato quello di averci messo troppo tempo per trovare il vestito giusto alla squadra. Non ci ho dormito la notte per arrivare a quanto visto stasera, quando abbiamo fatto vedere quello che avrei voluto vedere da inizio stagione. Ho ancora un anno di contratto col mio staff, vedremo”.
In sala stampa anche il match winner Ignacio Molina: “Abbiamo vinto la partita insieme alla nostra gente, che ci ha spinto. Sono contento per Ferrara e per la Spal. Sono un giocatore che dà l’anima per la maglietta che indosso. Il secondo gol? Non lo ricordo bene, ho tirato convinto ma avevo tanta gente davanti e non l’ho visto. Dovrò riguardarlo, ma quando ho sentito il boato non sapevo più come esultare”.
“Sapevamo della pressione che avevamo e che cosa significasse la Spal per la città. C’era tensione, c’era ansia soprattutto dopo la partita di andata, ma siamo riusciti a usare la nostra energia in modo giusto. Ora voglio godermi questo momento e poi parleremo di futuro” ha sottolineato, seguito a ruota da Theofilus Awua che – rispondendo alle domande, si è voluto soffermare sul “clima bellissimo” del Paolo Mazza, evidenziando però che “quest’anno non ne siamo stati all’altezza”.
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