di Nicolò Govoni

Liquidata la pratica Oderzo, l’Adamant Ferrara di coach Giovanni Benedetto si prepara ad affrontare le semifinali playoff, inseguendo l’obiettivo promozione. Sulla strada degli estensi c’è la Sangiorgese, che nel play-in ha messo in seria difficoltà Ferrara, imponendosi 74-70 in casa ma arrendendosi, invece, 74-69 alla Bondi Arena.

“Sono rimaste quattro tra le migliori formazioni dell’intera categoria, senza nulla togliere agli altri gironi”, queste le parole del coach biancazzurro. “È il momento più importante, dove volevamo arrivare. Conosciamo i nostri avversari: li abbiamo già incontrati due volte, e sono state due partite punto a punto decise da episodi”.

“La Sangiorgese è pericolosa, una squadra di qualità. Ha tanti buoni elementi, tra cui giocatori di categoria superiore, e un bravo allenatore. Non mi aspetto partite diverse da quelle già giocate con loro: faranno la differenza la capacità e l’esperienza di alcuni giocatori, così come ci auguriamo di far valere il fattore campo”.

“La chiave? Un po’ di fortuna”, ride Benedetto. “Siamo due squadre che si equivalgono quasi in tutto. La fortuna sarà sì un fattore determinante, però mi sembra ovvio che metteremo anche qualcosa di nostro, per far primeggiare le nostre qualità”.

L’assistant coach Marco Castaldi analizza i giocatori più pericolosi: “Sono un mix di gioventù ed esperienza, e faremo particolarmente attenzione a Sebastiano Bianchi, che è con loro da tempo ma gioca solamente adesso le sue prime gare: è un’ala di comprovata esperienza e fisicamente importante, darà un qualcosa in più alla sua squadra”.

“Gli altri giocatori hanno poi grande valore. Ma per noi conta tantissimo giocare gara 1 in casa. Sappiamo che il nostro palazzetto può diventare un campo caldo, e il grande tifo sugli spalti diventa una spinta importantissima per noi”.