Attualità
17 Maggio 2025
La finalità è raccogliere fondi allo scopo di istituire un microcredito che possa aiutare famiglie e singoli a tornare a sperare insieme

Prosegue l’iniziativa di Caritas Diocesana “Mi fido di Noi”

di Redazione | 4 min

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Il vescovo Gian Carlo Perego ricorda alle comunità parrocchiali, ma anche a tutti coloro che desiderano esprimere concretamente la solidarietà con i più poveri in continuità con l’insegnamento di Papa Francesco e del nuovo Pontefice Leone XIV, che continua l’iniziativa “Mi fido di Noi”, un progetto di microcredito promosso dalla Caritas Diocesana.

Mi fido di Noi: il progetto di microcredito di Caritas Ferrara

Tra i gesti di carità e solidarietà concreti che possono arricchire, non solo materialmente, ma anche emotivamente questa Quaresima che ci accompagna verso la Pasqua, c’è anche la possibilità di fare donazioni per contribuire alla crescita del progetto di microcredito “Mi fido di Noi”, dove il “noi” rappresenta l’intera comunità capace di sollevarsi e sollevare insieme a sè chi è più fragile, per continuare un cammino tutti insieme.
Si tratta di un progetto nazionale promosso da Caritas Italiana e dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) cui Caritas Ferrara ha aderito.

Cos’è il microcredito

Il microcredito sociale è uno strumento della cosiddetta micro finanza, nello specifico un servizio di piccoli crediti per tutte quelle persone che non riescono ad accedere al sistema finanziario tradizionale principalmente perché non sono in grado di offrire garanzie. «Il progetto mira ad aiutare quelle persone e famiglie vulnerabili che si trovano in una situazione di fragilità economica e spesso anche sociale – spiega Maria Teresa Stampi, una delle operatrici di Caritas Ferrara che si occupa di seguire l’iniziativa – purtroppo questa fragilità si traduce in forme di esclusione sempre più gravi».

Come funziona

La prima fase di questo progetto riguarda l’aspetto più strettamente economico, in altre parole bisogna trovare i fondi: l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio contribuirà fornendo un importo minimo di ingresso di 27.000 € (corrispondenti a 0,10 €/cent per abitante della Diocesi). «Questi fondi possono essere aumentati dalle donazioni – sottolinea Maria Teresa – e la cifra raccolta entro la fine del periodo di Quaresima verrà raddoppiata dal Fondo Centrale della Cei. Le donazioni al progetto naturalmente potranno continuare anche dopo ma non verranno più raddoppiate». Il passo successivo riguarderà la formazione di operatori e volontari su un tema complesso come il microcredito, e già da ora chi fosse interessato può rivolgersi a Caritas per avere maggiori informazioni. Al progetto “Mi fido di Noi” verrà dedicato uno spazio all’interno del nuovo centro diurno, qui saranno raccolte le richieste per essere poi valutate con il supporto della Fondazione Antiusura “San Bernardino” di Milano. «Siamo ancora un po’ lontani da questa terza fase per poter dare informazioni dettagliate – specifica Maria Teresa – sicuramente i finanziamenti, che potranno andare da un minimo di mille a un massimo di 8mila euro, verranno erogati sulla base di una progettualità sostenibile, con un piano di rientro monitorato del credito senza interessi. I rimborsi da parte dei beneficiari torneranno poi nelle disponibilità della Diocesi per nuovi finanziamenti. Le persone e le famiglie che entreranno nel circuito del microcredito verranno accompagnate lungo tutto il percorso di sostegno economico e di educazione finanziaria dagli operatori e dai volontari, avranno supporto lungo la strada dell’autonomia economica per poter creare reti sociali all’interno delle comunità».

Una sfida per il bene della comunità

È la prima volta che Caritas Ferrara si occupa di un progetto di microcredito, una bella sfida per operatori e volontari che hanno bisogno quindi dell’aiuto di tutti per poter far funzionare un’iniziativa così importante. «Chiediamo a tutte le comunità di farsi promotrici del progetto “Mi fido di Noi”, di darne visibilità e di impegnarsi materialmente e spiritualmente in questo cammino di condivisione per dare significato reale al Giubileo della Speranza. Papa Francesco ha detto “Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante”. Da soli si è sempre più fragili ma insieme, sostenuti da una maglia di rapporti e di relazioni, si può davvero riaccendere la speranza».

Come contribuire

Chi volesse contribuire, con qualsiasi cifra, al progetto, può farlo donando tramite bonifico intestato all’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, con CAUSALE: Quaresima di Carità 2025, sull’IBAN: IT03D0538713004000002957007.

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