Perego: “Volontariato risorsa importante dentro la città”
Il vescovo Gian Carlo Perego e il presidente di Cittadini del Mondo Adam Atik a margine del Festival della Progettazione Europea ospitato dall'Università di Ferrara
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Per il Palio di Ferrara quello che va ad iniziare sarà il weekend delle bandiere, dedicato a sbandieratori e musici delle otto contrade, uno spettacolo di suoni, colori e coreografie capace di esaltare la scuola di bandiera estense, rinomata in tutta Italia, e di portare in scena uno show di rara bellezza
"Quando lo Stato non c'è rimangono solo avvocati come Enrico Segala". Così Fabio Anselmo solidarizza con "l'amico e collega" dopo le minacce ricevute da un ex cliente
Teo Ciavarella, pianista, compositore e docente jazz, è scomparso a 70 anni dopo aver lottato con una rara malattia oncologica lasciando un vuoto nel panorama musicale italiano e ferrarese
Una dotazione finanziaria complessiva di 830.721,41 euro, che a livello distrettuale consente di soddisfare circa 450 domande sulle 604 ammesse in graduatoria. Da oggi anche sul sito del Comune di Ferrara sono pubblicati i riferimenti alla graduatoria definitiva relativa al Fondo Affitto 2024
In occasione della 21ª Giornata Mondiale contro l’Ipertensione, che si celebra il 17 maggio 2025, le Aziende Sanitarie ferraresi rinnovano l’impegno nella sensibilizzazione della popolazione sull’importanza del controllo della pressione arteriosa e della prevenzione dei fattori di rischio determinanti. L’ipertensione arteriosa, infatti, è una patologia estremamente diffusa e un fattore di rischio cruciale per gravi complicanze cardiovascolari e renali.
Le Aziende Sanitarie ferraresi sono da tempo attente a questa problematica. Tutti i pazienti ricoverati e afferenti agli ambulatori della Cardiologia di Ferrara vengono sottoposti a controllo della pressione e informati sulla corretta modalità di misurazione. Presso l’Ospedale di Cona, inoltre, è attivo un Centro dell’Ipertensione (afferente alla Clinica Medica), che svolge attività clinica di visite e monitoraggio pressorio delle 24 ore, in stretta collaborazione con la Cardiologia per la gestione dei pazienti con Ipertensione Resistente. Infatti la Cardiologia di Ferrara, avvalendosi dell’esperienza del dott. Carlo Penzo, ha messo a disposizione dei pazienti – presso il Laboratorio di Emodinamica diretto dal prof. Gianluca Campo – un intervento innovativo e miniinvasivo per il trattamento dell’ipertensione resistente ai farmaci: la Denervazione delle Arterie Renali.
“L’ipertensione arteriosa – sottolinea il prof. Gabriele Guardigli, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – è una malattia molto diffusa che colpisce circa il 30% della popolazione adulta in Italia e può portare a gravi conseguenze per la salute. L’ipertensione arteriosa è una patologia autonoma e contemporaneamente un fattore di rischio rilevante sia per la cardiopatia ischemica sia per l’aritmia cardiaca più frequente, la fibrillazione atriale.”.
Un aspetto cruciale è lo stretto legame tra ipertensione arteriosa e fibrillazione atriale (FA), uno dei più comuni disordini del sistema elettrico cardiaco. È un’aritmia che determina un’attivazione atriale scoordinata ed irregolare delle camere cardiache e che produce svariati sintomi che vanno dal nulla al batticuore, al senso di stanchezza, alla fatica a respirare e, nei casi più gravi, porta allo scompenso cardiaco.
“La buona cura dell’ipertensione arteriosa – mette in evidenza il prof. Matteo Bertini, Responsabile del Laboratorio di Aritmologia della Cardiologia al Sant’Anna – riduce la probabilità di sviluppare nel tempo la fibrillazione atriale nelle persone che non soffrono di questa aritmia. In chi è affetto dalla fibrillazione atriale invece, la cura dell’ipertensione arteriosa è parte integrante del trattamento dell’aritmia, limitando il numero di attacchi e riducendo la durata e l’intensità degli attacchi di fibrillazione atriale”.
Per affrontare efficacemente questa patologia complessa è fondamentale un approccio integrato.
“La lotta all’ipertensione – commenta il prof. Biagio Sassone, Direttore del Dipartimento Interaziendale Cardio-toraco-vascolare – è una priorità fondamentale per il nostro Dipartimento. Attraverso la stretta collaborazione tra le diverse Unità Operative e l’impiego di approcci diagnostici e terapeutici all’avanguardia, ci impegniamo quotidianamente a offrire ai nostri pazienti la migliore assistenza possibile per gestire questa patologia e prevenire le sue gravi complicanze cardiovascolari e renali. La sensibilizzazione e il controllo costante sono armi potenti nella nostra battaglia contro l’ipertensione”.
L’ipertensione arteriosa colpisce circa il 30% della popolazione adulta in Italia ed è una delle principali cause di malattia e morte prematura a livello mondiale. Si stima una prevalenza globale del 30-45%. In Italia, i dati indicano che il 48% della popolazione presenta valori di pressione non ottimali, con il 31% francamente iperteso (valori > 140/90 mmHg). Queste percentuali aumentano significativamente con l’età, raggiungendo il 60-75% nei soggetti over 60. Nelle donne, l’aumento è particolarmente evidente dopo la menopausa, con un rischio che potrebbe essere superiore rispetto agli uomini a parità di valori. Anche in giovane età, come durante la gravidanza, l’ipertensione aumenta il rischio cardiovascolare a lungo termine.
La reale dimensione del problema è probabilmente sottostimata, poiché circa un quarto degli ipertesi non ne è consapevole perché non misura la pressione. È fondamentale sapere che il rischio cardiovascolare aumenta già per valori superiori a 120/70 mmHg, rendendo cruciale il monitoraggio periodico della pressione arteriosa, specialmente dai 40 anni.
Sebbene nel 90% dei casi non vi sia una causa evidente, l’ipertensione è influenzata da una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali. I figli di ipertesi hanno una maggiore probabilità di svilupparla. Tuttavia i fattori ambientali possono essere controllati attraverso l’adozione di corretti stili di vita fin dalla giovane età. Le raccomandazioni chiave includono limitare stress e consumo di alcol, non fumare, svolgere attività fisica regolare e ridurre l’assunzione di sale, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’auto-misurazione domiciliare con dispositivi certificati e affidabili è fortemente raccomandata. Essa aiuta a individuare l’ipertensione da “camice bianco” – una condizione in cui la pressione arteriosa risulta elevata solo in ambito medico (ad esempio durante una visita), spesso a causa dell’ansia o dello stress legati all’ambiente sanitario, ma si normalizza in altri contesti, come a casa – ed anche l’ipertensione mascherata (pressione normale dal medico ma alta nella vita quotidiana per stress, fumo o alcol). Entrambe queste condizioni richiedono attenzione per evitare diagnosi errate o ritardi terapeutici.
Le Aziende Sanitarie ferraresi invitano la cittadinanza a non sottovalutare l’ipertensione arteriosa, a controllare regolarmente i propri valori pressori e ad adottare stili di vita sani per proteggere la propria salute cardiovascolare e generale.
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