Oltre 30mila euro restituiti al Ministero e non utilizzati dal Comune per progettualità già pianificate. La Comune di Ferrara vuole chiarezza e, con la consigliera eletta Anna Zonari, protocolla un’interrogazione precisando: “Secondo la Determinazione 2025-935 del 12/05/2025, il Comune di Ferrara ha disposto la restituzione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della somma di euro 33.336,00”.
Anna Zonari ha trovato la discrepanza all’interno di progettualità legate al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile approvato nel dicembre del 2019. Su un totale di 195mila euro di finanziamenti ottenuti da parte del Ministero questi oltre 30mila sarebbero stati restituiti e quindi non sfruttati. Tra le progettazioni finanziate, in particolare vi erano il Biciplan e campagne e azioni per la divulgazione dei contenuti del Pums.
L’interrogazione nota che, in merito a queste progettazioni, la rendicontazione ministeriale indica una spesa sostenuta pari a 0 euro per il progetto “Biciplan”, a fronte di un anticipo erogato di 15mila euro. Analogamente, per le “Campagne e azioni per la divulgazione dei contenuti del Pums”, a fronte di un importo previsto di 15mila euro, la rendicontazione indica un importo speso pari a 0 euro e si segnala una somma di 7.500 euro non utilizzata.
Un mancato utilizzo di fondi, per aree considerate strategiche, che “solleva preoccupazioni sullo stato di avanzamento di azioni fondamentali per il successo del Pums”.
“Il Biciplan – dicono – è riconosciuto come un piano strategico specifico volto a promuovere l’uso della bicicletta e renderla una reale alternativa all’auto, migliorando la qualità della vita urbana. Allo stesso modo, le campagne di comunicazione e divulgazione sono considerate prioritarie per rafforzare il ruolo centrale della bicicletta e aumentare la consapevolezza dei cittadini sulla sua efficacia per la mobilità quotidiana”.
“Il contesto attuale – conclude Anna Zonari -, da dati forniti dallo stesso monitoraggio del Pums, vede una riduzione dei decessi stradali (-20%) ma un aumento significativo dei feriti (+13,8%) tra il 2019 e il 2023. Questo rende ancora più urgente l’implementazione completa ed efficace di tutte le azioni previste dal PUMS, comprese quelle di educazione e sensibilizzazione”.
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