“A due settimane dal 30 maggio, data prevista per lo sfratto dalla nostra sede in via Kennedy 24, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta alla richiesta di proroga fino al 30 settembre, inviata tramite pec il 28 aprile”. Inizia così la comunicazione di Cittadini del Mondo con la quale fanno sapere che è arrivata il 12 maggio la proposta ufficiale dell’ex sede di Coldiretti a Chiesuol del Fosso. Una proposta “già discussa e ritenuta inadeguata durante l’incontro con l’assessora Coletti del 22 aprile”.
L’associazione chiede chiarezza e se “il sindaco e la giunta credono nel valore di un’Associazione come Cittadini del Mondo?” Chiedono se questi “ritengono utile e necessario il nostro lavoro volontario e gratuito per Ferrara? Considerano 178 iscritte/i a un corso gratuito di italiano per migranti un servizio sociale rilevante o un problema da spostare ai margini?”
Ribadiscono l’incompatibilità per il tipo di attività che svolgono con la sede proposta a Chiesuol del Fosso: “È troppo distante dal centro, più di 4 km, scarsamente collegata, con un’unica linea di autobus che termina alle 20, priva di pista ciclabile continua e attraversata da tratti stradali pericolosi”. L’area quindi “non garantisce condizioni di sicurezza per utenti e volontarie/i, soprattutto per chi non può muoversi in automobile” e “il percorso a piedi richiede oltre un’ora e venti minuti, passando per strade trafficate e poco illuminate, senza fermate frontali né protezioni adeguate”.
In sostanza “non è una soluzione” anzi, lo definiscono “un allontanamento forzato di chi già vive situazioni di vulnerabilità”. Per le “donne con bambini, ragazzi del doposcuola, nuovi cittadini e cittadine ferraresi, per chi è arrivato da poco e ha bisogno di un punto di riferimento”.
Sono “molto preoccupati” per quello esposto ma anche per “il silenzio sulla proroga – che l’Assessora aveva indicato come possibile durante l’incontro del 22 aprile – e l’ostinazione nel proporre soluzioni inadeguate”. Questa sembra “indicare una volontà politica di indebolire la nostra presenza, isolarci dalla città e ridurre l’impatto delle nostre iniziative”.
Temono “che questa vicenda possa essere usata per fini politici”.
“Lo diciamo con rispetto, ma con fermezza – scrivono -: fare propaganda sulla pelle della nostra Associazione e delle persone che ogni giorno difendono diritti e dignità di tutte/i sarebbe inaccettabile”.
Ricordano le oltre 150 persone che, nonostante la pioggia, hanno partecipato all’assemblea indetta il 7 maggio per sostenerli ma anche le centinaia di messaggi di solidarietà ricevuti da tutta Italia oltre alla vicinanza e all’ascolto ricevuti martedì 13 dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna.
“Strumentalizzare questo sostegno – scrivono -, e il nostro impegno quotidiano, significa danneggiare la coesione sociale e il senso di comunità che con fatica costruiamo da oltre trent’anni”.
“Cittadini del Mondo – ricordano – non pesa sulle casse comunali. È un valore aggiunto. In tre decenni abbiamo garantito servizi gratuiti a migliaia di persone: corsi di lingua, doposcuola, sportelli di orientamento, laboratori, progetti europei, iniziative culturali e sportive. Lo abbiamo fatto nel rispetto dell’art. 118 della Costituzione, che riconosce e promuove il ruolo delle realtà civiche che producono utilità sociale, e del Testo Unico degli Enti Locali, che invita le Amministrazioni a sostenerle”.
“La sede di via Kennedy – aggiungono – è parte integrante di questo lavoro: centrale, raggiungibile, già attrezzata, è da sempre un punto di riferimento per la cittadinanza. Togliercela senza proporre alternative concrete e accessibili significa smantellare un presidio di inclusione, generando disorientamento dove oggi c’è partecipazione e fiducia”.
Chiedono dunque, nuovamente, “una proroga almeno fino al 30 settembre, come abbiamo già chiesto ufficialmente, per concludere i corsi di italiano, le lezioni di sostegno a chi deve sostenere esami di Stato e di riparazione”.
“Una proroga – ribadiscono – per concludere in modo ordinato le attività in corso e individuare, con serenità, una nuova sede centrale, accessibile e sicura”.
“È davvero interesse del Comune interrompere bruscamente attività gratuite di accoglienza e inclusione?” si domandano in conclusione aggiungendo: “Ribadiamo la nostra totale disponibilità a incontrare nuovamente l’Amministrazione per trovare soluzioni concrete, serie, dignitose. Cittadini del Mondo continuerà a fare la sua parte, con rispetto, responsabilità e determinazione. Lo chiediamo oggi a tutta la città: non lasciateci sole, non lasciateci soli”.
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