Il Centro Donatori di Midollo Osseo di Ferrara (Cdfe02), parte integrante dell’Unità Operativa “Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale” (Simt) – diretto dal dott. Gianluca Lodi – dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara dal 2014, si conferma punto di riferimento per la donazione di Cellule Staminali Ematopoietiche (Cse). Nel corso del 2024, grazie alla generosità dei donatori ferraresi, il CDFE02 ha garantito 47 invii di campione a Centri Trapianto italiani ed esteri per verificarne la compatibilità con pazienti in attesa di trapianto (31 in Italia, 9 in Europa e 7 negli Stati Uniti) e ha reso possibili 7 donazioni di CSE, contro 66 donazioni totali in Emilia-Romagna nell’anno 2024.
Ad oggi il Cdfe02 conta un totale di 10.878 donatori, di cui 450 nuovi iscritti nel 2024. Il Centro di Ferrara ha garantito – oltre alle 24 donazioni effettuate dal precedente Cdfe01 – 55 donazioni di Cse da marzo 2014 a dicembre 2023, portando il totale delle donazioni di midollo osseo rese possibili dai donatori della provincia di Ferrara a 86.
Il lavoro quotidiano del Cdfe02 è svolto dalle dottoresse Martina Touron (biologa) e Maria Giuseppa Piccirillo (dirigente biologo), con l’affiancamento medico della dott.ssa Monica Lunghi e del dott. Gianluca Lodi e il supporto logistico e di coordinamento affidato al dott. Luca Boccafogli.
Il Cdfe02 si avvale della preziosa collaborazione di diverse realtà del territorio ferrarese e nazionale:
- Admo Ferrara, con la Presidente Teresa Grappa e i suoi collaboratori, si occupa del reclutamento di nuovi donatori tramite eventi, informazione e sensibilizzazione, in particolare tra i giovani dai 18 ai 35 anni. Admo Ferrara, in collaborazione con Avis Provinciale Ferrara, offre la possibilità di informarsi e iscriversi al registro IBMDR ogni mattina presso l’Udr Avis di corso Giovecca a Ferrara e nelle sedi decentrate durante le raccolte sangue, inclusa la sede Fidas di Renazzo.
- Avis Ferrara e Fidas Renazzo offrono ai giovani donatori di sangue la possibilità di effettuare il prelievo e compilare i moduli per l’iscrizione al Registro Nazionale Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr), che vengono poi inviati al Cdfe02 per la validazione e l’inserimento nel gestionale del registro.
- La Prefettura di Ferrara collabora rintracciando i donatori non raggiungibili per cambi di residenza o recapiti telefonici non aggiornati.
- La Radiologia, la Cardiologia e il Laboratorio Analisi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara garantiscono l’esecuzione rapida degli accertamenti necessari per definire l’idoneità alla donazione.
- Il Laboratorio di Immunogenetica del Policlinico S. Orsola di Bologna esegue la tipizzazione dei nuovi donatori e ulteriori analisi del profilo genetico.
- Il Centro prelievo di Cse da sangue periferico e da midollo di Bologna e il Registro Regionale Rrbo01 supportano l’intero percorso di donazione, coordinando le attività con i Centri Trapianto italiani ed esteri richiedenti.
- Il Registro Nazionale Ibmdr supervisiona ogni fase relativa al donatore e alla donazione. Il registro, attivo dal 1989 e istituito ufficialmente con la legge del 6 marzo 2001, ha sede presso il Laboratorio di Istocompatibilità degli Ospedali Galliera di Genova e collabora con il Centro Nazionale Trapianti (Cnt) e il Centro Nazionale Sangue (Cns). Si avvale di Registri regionali o interregionali, Poli funzionali come i Centri Donatori (Cd), Poli di Reclutamento e Banche del sangue cordonali e si relaziona con Registri/Banche internazionali e Centri Trapianto nazionali ed internazionali.
È fondamentale ricordare che le probabilità di trovare un donatore compatibile dipendono dal numero di iscritti ai registri nazionali e internazionali e che l’esito del trapianto è favorito dalla giovane età del donatore. Per questo motivo si invita in particolare i giovani tra i 18 e i 35 anni a considerare l’iscrizione al registro Ibmdr. Admo Emilia Romagna offre anche la possibilità di effettuare una pre-iscrizione online sul sito www.admoemiliaromagna.it.
“Essere responsabili di questo Centro – afferma il dott. Lodi – significa affrontare un lavoro di grande responsabilità, in quanto viene messo nelle nostre mani il destino di pazienti con gravi patologie, che solo grazie al trapianto di midollo osseo possono trovare una terapia sempre più spesso risolutiva. Ma le attenzioni di tutto lo Staff devono essere innanzitutto rivolte verso il donatore, dal momento del reclutamento, affinché sia ben informato delle dinamiche che regolamentano la sua presenza nel registro, fino alle fasi di approfondimento d’indagine e di donazione vera e propria, compreso il necessario follow up. E’ tuttavia un lavoro che offre enormi soddisfazioni personali, estremamente dinamico e di continuo confronto, soprattutto in questi ultimi mesi, in occasione degli Audit che IBMDR ha realizzato per migliorare sempre più le nostre attività quotidiane, attestate nella certificazione che Ibmdr ha rilasciato al Cdfe02 il 3 aprile 2025”.
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