A caccia del ricercato, trovano un omonimo: denunciato perché irregolare
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
C'era un silenzio carico di rispetto, la mattina del 26 agosto alla Certosa di Ferrara. Non solo per il dolore della perdita, ma anche per ciò che rappresentava Glauco Melandri per chi lo ha conosciuto davvero: un uomo concreto, diretto, dalla parte dei lavoratori. Uno che non ha mai cercato riconoscimenti, ma li ha meritati tutti
Ha visto scomparire dal proprio garage, situato in aperta campagna, un vecchio ciclomotore e una motopompa. Dopo la denuncia ai Carabinieri di Ambrogio, il proprietario – un 53enne del posto – non si è arreso e ha iniziato a monitorare con attenzione una pagina social dedicata alla compravendita di materiale usato
Nella mattinata di lunedì 25 agosto i Carabinieri della Stazione di Goro hanno denunciato in stato di libertà un 80enne, residente fuori provincia, ritenuto responsabile dell’abbandono di rifiuti speciali pericolosi
Non è un giorno qualunque per Enzo Ferrari, che questo 26 agosto non lo dimenticherà proprio mai. Enzo infatti spegne 100 candeline e nella sua casa anche la visita dell'assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti
Nel 1979 il sindaco di Ferrara era Radames Costa del Partito Comunista Italiano e sempre in quell’anno, l’ultimo del suo mandato, nasceva il Circolo Arci Bolognesi. Quarantasei anni di attività, di incontri, di musica, di socialità, di partecipazione, di cultura. “Musica, teatro, cinema e ogni espressione artistica – dicono – hanno trasformato piazzetta San Nicolò in un posto vivo, sicuro e accogliente per generazioni di giovani, e non solo”.
Oggi il circolo rischia di non avere più la sua casa, come da comunicazione dell’amministrazione, che prende in causa anche un esposto di alcuni vicini, non molti, pare meno di 5, oltre alla necessità di lavori. Sabato sera una cena con vicini e amici del Circolo, almeno 65 le prenotazioni, mentre altri arrivano per due chiacchiere e una birra all’ombra di un centro di aggregazione culturale della città.
“Un bel esperimento che verrà riproposto” dice la presiedete di Arci Ferrara Francesca Audino ai nostri taccuini, ma anche la dimostrazione che tra i vicini in molti appoggiano il Bolognesi sostenendo l’attività che porta avanti. Anche per questo è partita una raccolta firme per sostenere il Circolo, aperta per ora solo ai residenti, che ha già raggiunto le 60 firme.
Audino ricorda “il lavoro instancabile” da parte di volontari ma anche di lavoratrici e lavoratori che c’è dietro ad ogni iniziativa per la progettazione, la programmazione e la realizzazioni. Un impegno che porta molte persone a vivere il Circolo “come una seconda casa, uno spazio in cui si costruiscono legami autentici e si condividono esperienze”.
Una risposta ferma e pacata con la quale Arci mira ad ottenere il rinnovo della convenzione per gli spazi in piazzetta San Nicolò. Spazi che hanno ospitato e ospitano concerti e Dj set ma anche, ogni anno, il Festival di Internazionale, corsi di tango e di teatro, conferenze da cui sono passati, tra gli altri, Luciana Castellina, Marco Travaglio e Carlo Lucarelli.
Giusto mercoledì scorso la proiezione di Going Underground, il documentario sui Gaznevada firmato da Lisa Bosi mentre il 18 maggio arriva Booliron – Hip-hop in Riviera, documentario firmato da Francesco Figliola, che racconta l’esplosione della scena hip-hop tra Romagna e Riviera negli anni Novanta e Duemila, tra skate park, graffiti, freestyle e concerti.
Sono state pensate anche nuove progettualità che andranno ad integrare l’attività da sempre portata avanti dal Circolo Arci Bolognesi che a breve si aprirà a corsi di danza, presentazioni di libri e l’apertura di un’aula studio mentre per settembre già si ragiona, insieme al comitato da poco nato, su come ricordare Federico Aldrovandi.
Un percorso che verrà portato avanti anche con “il dialogo e la partecipazione attiva”. Quella di sabato è stata la prima cena di quartiere ma il secondo appuntamento con il vicinato dopo l’assemblea del 22 aprile. “Un modo – dice Audino – per ascoltare chi vive la piazza e chi ci abita cercando un equilibrio e accogliendo le esigenze di ognuno”. “Ma anche un modo – prosegue – per cercare di rendere più sicura e frequentata una zona che rischia di rimanere ai margini, esposta a degrado e abbandono”.
“Crediamo – conclude la presidente riprendendo le parole con le quali si chiude la raccolta firme – in una sicurezza fatta di relazioni, presenza e cultura: Piazzetta San Nicolò è un bene comune, e mantenerla viva significa prendersene cura insieme”.
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