Durante il Festival Interno Verde, Caritas Ferrara ha aperto le porte della casa di accoglienza per donne e bambini Betania, con l’intento di far conoscere i mondi e i servizi che convivono all’interno.
Casa Betania fa parte del progetto di accoglienza di Caritas per donne, bambini e nuclei richiedenti asilo e per profughi. È il centro più grande della provincia con 33 posti a disposizione.
Il progetto prevede vitto, alloggio e vari servizi come mediazione, assistenza legale, accompagnamenti a livello amministrativo e sanitario, ci sono incontri con psicologi e assistenti sociali. Si cerca in ogni modo di facilitare l’inserimento nella quotidianità delle persone accolte.
Sabato 10 maggio, le donne di Casa Betania, ospiti, volontarie e operatrici di Caritas Ferrara, hanno offerto ai visitatori un evento speciale. Una sfilata nel chiostro di via Borgovado 7, indossando abiti realizzati con tessuti Wax africani, cuciti su misura da Bakary Kone, sarto originario della Costa d’Avorio e operatore sociale di Caritas. La sfilata è stata l’occasione per raccontare Paesi lontani e storie di resilienza, incontro e rinascita. Ha permesso di scoprire, in modo nuovo e originale, uno dei giardini più suggestivi e nascosti di Ferrara: il chiostro medievale di Casa Betania, normalmente chiuso al pubblico, oggi luogo vivo di accoglienza, cultura e integrazione.
Costruito nel 1477 per volere di Ercole I d’Este questo spazio ha attraversato i secoli trasformandosi in orfanotrofio, asilo, casa per studenti stranieri e oggi centro Caritas per donne e bambini in difficoltà. Conserva l’antica struttura dell’Hortus Conclusus: quattro aiuole simboliche attraversate da una croce, al centro un pozzo, fonte di vita e spiritualità. Un luogo dove ogni pianta ha un significato, ogni angolo racconta una storia di fede, cura e ripartenza.
Le visite proseguono domenica 11 maggio dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.